La Sicilia dei porti non si ferma. Gli ottimi risultati ottenuti a Palermo dimostrano l’importanza e la centralità della Sicilia nel Mediterraneo. Se nel 2023 la parte occidentale dell’Isola ha visto crescere a dismisura i propri numeri e inaugurato importanti opere infrastrutturali, il 2024 potrebbe rivelarsi l’anno della svolta anche per le coste orientali.
Presente al convegno “Noi, il Mediterraneo”, al Marina convention center, il presidente dell’Adsp del mare di Sicilia Orientale Francesco Di Sarcina ha parlato a ilSicilia.it dei progetti e degli investimenti che l’Autorità portuale è pronta ad attuare. Un calendario fitto di date e tappe. Il primo passo è fissato al primo trimestre del nuovo anno: il trasferimento dei contenitori da Catania ad Augusta. Un momento che lo stesso Di Sarcina ha definito “storico” e decisivo dal punto di vista strategico per attuare le prospettive di sviluppo, continuando così a perseguire la strada intrapresa con le tante assunzioni che hanno permesso di raddoppiare il personale.
La missione sarà dunque quella di riuscire a ricucire il gap con il passato ed esaltare i vari porti in linea con le loro peculiarità. Tra i progetti da realizzare ci saranno anche la stazione marittima e il terminal crociere. La punta di diamante sarà Catania mentre il destino di Augusta sarà totalmente diverso, segnato dal traffico container.
La modernizzazione e la specializzazione dei porti siciliani potrebbe così portare a una maggiore competitività nel settore marittimo, favorendo lo sviluppo economico della Regione. Sarà quindi fondamentale investire in infrastrutture portuali e adottare politiche efficaci per aumentare la connettività e migliorare i servizi offerti.