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Tensioni tra le fila

Lampedusa, nuovo sbarco sull’isola

lunedì 18 Settembre 2023
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A Lampedusa sono 33 i tunisini, fra cui una donna, appena sbarcati a molo Favarolo. A soccorrere il barchino sul quale viaggiavano è stata la Cp302 della Guardia costiera. Il gruppo, dopo il triage sanitario, verrà trasferito all’hotspot dove, al momento, ci sono 1.104 ospiti.

Sull’isola, dove ieri c’è stata la visita della premier Giorgia Meloni insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leten, sempre ieri ci sono stati 7 sbarchi con un totale di 271 migranti.

Altri 144 migranti, compresi due bambini e cinque donne, sono sbarcati introrno ad ora di pranzo a molo Favarolo di Lampedusa. A soccorre il barcone di 12 metri, sul quale dopo essere partiti da Zwuarha in Libia viaggiavano, è stata la motovedetta G118 della guardia di finanza. Uno dei migranti sbarcati stava male ed è stato portato al Poliambulatorio. Salgono a due, dalla mezzanotte, gli approdi su Lampedusa per un totale di 177 persone.

Momenti di caos nell’hotspot di Lampedusa quando un gruppetto di migranti, di diversa nazionalità, è venuto alle mani dopo che si è innescata una lite per il mancato rispetto della fila per le identificazioni. I poliziotti, in servizio nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola, stanno ancora identificando i migranti giunti la scorsa settimana quando, in sole 24 ore, ci sono stati 112 sbarchi. Alcuni, vedendosi passare avanti per il rilievo della impronte digitali e il foto-segnalamento da chi era arrivato dopo, hanno dato in escandescenze. A riportare la calma sono stati i poliziotti. Una persona è rimasta ferita e nella struttura è arrivata anche un’autoambulanza. Non c’è stato però bisogno del trasferimento al poliambulatorio perché l’immigrato ferito è stato medicato in infermeria.

Aggiornamento delle 15:35. Trentanove migranti etiopi e sudanesi sono sbarcati a Lampedusa dopo che il barchino di sette metri, salpato da Sfax, è stato agganciato dalla motovedetta G118 della guardia di finanza. Salgono a tre, con complessive 216 persone arrivate, gli approdi dalla scorsa mezzanotte.

Aggiornamento delle 17:57. Sono 209 (e non 190 come scritto in precedenza) i migranti arrivati a Lampedusa. Due i natanti soccorsi dalla Cp 327 della Guardia costiera. Sul primo, partito da Sabrath, in Libia, c’erano 130 egiziani, nigeriani, siriani, iracheni, tunisini e palestinesi, fra cui 31 donne e 24 minori. Hanno viaggiato su un’imbarcazione di legno di 15 metri. Sulla seconda barca, partita dallo stesso porto, erano in 79, fra cui 17 donne e 3 minori. Salgono a 6, per un totale di 440 persone, gli sbarchi a partire da mezzanotte.

A Porto Empedocle

Caos invece a Porto Empedocle, dove da ieri sono stipati oltre mille migranti che tentano continuamente di fuggire dalla struttura sul molo nella quale arriva gran parte dei migranti che vengono trasferiti da Lampedusa. Almeno un centinaio di persone è già riuscito a lasciare la struttura. Nel centro di prima accoglienza, presidiato dalle forze dell’ordine, c’è preoccupazione per i trasferimenti a singhiozzo a causa della mancata disponibilità delle autolinee private di mettersi in viaggio verso il nord Italia. Cosa che esaspera ovviamente la situazione sovraffollamento.

“La situazione si è un po’ alleggerita rispetto a ieri, ma nella tensostruttura, in un’area di 2mila metri quadrati, ci sono 1.200 persone. Gente che cerca acqua e da mangiare e che cerca, spesso riuscendovi, di uscire”. Calogero Martello, sindaco di Porto Empedocle, descrive la situazione del molo, dove ci sono le tende che ospitano i migranti. “Le persone che riescono a riversarsi per strada, e che si aggirano in gruppetti, mettono paura anche ai meno impressionabili. E’ una situazione insostenibile quella che si è verificata qui”, aggiunge

A Catania

Sofferenza anche nel centro di accoglienza di Catania realizzato nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena che dovrebbe ospitare circa 900 personee che è sotto stress con l’arrivo di oltre 600 migranti con la nave Paolo Veronese da Lampedusa. Per consentire di creare spazi liberi per l’accoglienza nell’ex centro vaccinale sono stati effettuati dei trasferimenti, coordinati dalla Prefettura. Inoltre nella struttura, di proprietà del Comune, la Protezione civile regionale sta montando un altro tendone da 300 metri quadrati per ampliare il numero di posti. Secondo quanto si è appreso l’arrivo del traghetto della Siremar a Catania avrebbe subito un ritardo, doveva approdare ieri sera lo ha fatto stamattina, proprio per permettere di effettuare i trasferimenti di almeno 300 migranti già presenti nel capoluogo etneo.

 

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