Alla fine l’Assemblea regionale siciliana ha deciso di intraprendere la strada della prudenza per raggiungere la meta della stabilizzazione dei 2.008 lavoratori ex Pip del bacino “Emergenza Palermo”, prorogando i termini per il passaggio alla Resais, la società partecipata dalla Regione Siciliana, al primo luglio 2019.
L’Ars ha prorogato anche il termine per la stabilizzazione dei precari dei Comuni in dissesto economico-finanziario, previsto sempre per la fine del 2018. Quest’ultimi avranno tempo fino al 2019.
Gli ex Pip avrebbero dovuto decidere se passare alla Resais entro il 31 dicembre prossimo, ma gli ostacoli sono stati ritenuti dai deputati troppo pericolosi. Sulla norma, infatti, pende il giudizio di legittimità della Corte costituzionale che potrebbe annullare i nuovi contratti di assunzione e addirittura espellere i lavoratori fuori dal bacino in cui si trovano, facendo perdere loro anche il diritto al sussidio. Per questo, secondo i parlamentari, è meglio aspettare, per conoscere il giudizio dei giudici e quindi agire di conseguenza.
Una soluzione di buon senso che però non piace agli ex Pip e alle organizzazioni sindacali, che in questi giorni hanno protestato chiedendo a gran voce l’applicazione della legge: “la politica deve assumersi le proprie responsabilità”, hanno gridato nei sit-in e nei cortei. Se su questo punto le aspettative sono state disattese, i lavoratori possono ritenersi soddisfatti per quanto riguarda le garanzie richieste sul pagamento delle indennità di novembre e dicembre. E’ stato, infatti, approvato l’emendamento che integra il fondo a loro dedicato con altri 5.5 milioni di euro.