Imprenditori e manager di imprese siciliane sembrano meno preoccupati che nel resto d’Italia per le conseguenze economiche del Covid.
Dall’European Payment Report (EPR) realizzata da Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che ha intervistato piu’ di 11.000 imprese di 29 paesi europei emerge che in Sicilia piu’ che altrove (36% nell’Isola contro il 25% di media nazionale) gli interpellati prevedono che nei prossimi 12 mesi il rischio di ritardi/mancati pagamenti da parte dei debitori rimangano stabili ed e’ piu’ bassa la quota di “numeri uno” d’azienda siciliani che vede una crescita del rischio.
Per limitare tuttavia i danni causati dal problema dei ritardi nei pagamenti in periodo di crisi, in Sicilia piu’ che altrove le aziende accettano tempi di pagamento piu’ lunghi da parte dei propri fornitori con l’aggiunta di un supplemento. La recessione intimorisce le aziende siciliane che – dichiara il 31% degli intervistati da Intrum contro una media italiana del 21% – avranno piu’ cautela nelle operazioni di indebitamento. Da un’analisi complessiva dei tempi di pagamento emerge che rispetto a una media nazionale del 25%, il 34% dei clienti corporate in Sicilia paga tra 51 e 75 giorni mentre il 53% dei clienti consumer tra 21 e 30 giorni (media nazionale ferma a 42%). Per i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, il 37% delle imprese siciliane attende tra 31 e 50 giorni mentre la media italiana si ferma al 31%.
L’EPR di Intrum ha cercato di indagare anche in quanto tempo manager e imprenditori siciliani stimano che la regione possa diventare “cashless”, ossia quando fara’ ricorso esclusivamente alla moneta elettronica: per il 56% di loro ci vorranno circa 10 anni, mentre per il 20% non ci si arrivera’ mai.
“A tutti i livelli – ha commentato Antonio Rabossi, Operations Director di Intrum Italy – le aziende sono concordi nel ritenere la sana gestione del credito l’elemento chiave per la ripresa economica nella fase post-pandemica. Una sana gestione del credito investe l’impresa di un ruolo sociale: per il 67% delle aziende italiane (69% in Europa) che abbiamo intervistato, il pagamento dei fornitori nei tempi concordati e’ una delle componenti della responsabilita’ sociale d’impresa”.