Sono circa 200 le firme false depositate per sostenere la lista del M5S alle comunali del 2012 a Palermo: è la conclusione della consulenza grafica disposta dalla Procura del capoluogo che ha incaricato dell’analisi un pool di esperti. La relazione è stata consegnata questa mattina al procuratore aggiunto Dino Petralia e alla pm Claudia Ferrari che coordinano l’indagine.
La “risposta” degli esperti grafologi aggiunge un importante tassello all’inchiesta avviata da Filippo Roma, de “Le Iene”, dopo la segnalazione dell’ex attivista 5 stelle Vincenzo Pintagro.
Le indagini aperte nei mesi scorsi dai magistrati, coinvolge 13 persone: parlamentari nazionali e regionali del movimento, attivisti e un cancelliere del tribunale di Palermo, Giovanni Scarpello. Tra i grillini coinvolti, Samantha Busalacchi e Alice Pantalone, le prime ad essere sentite, si sono sottoposte al saggio grafico, avvalendosi però della facoltà di non rispondere. I deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, invece, si opposero anche alla perizia grafica.
I periti ora confermano la ricostruzione di Pintagro a Le Iene, e Claudia La Rocca, la deputata regionale che per prima ammise le proprie responsabilità, seguita poi dal collega Giorgio Ciaccio.
Dalla consulenza emergerebbero anche gli autori delle falsificazioni, che sono tra gli indagati. Le persone coinvolte rispondono per la materiale riproduzione delle firme, mentre altre per il concorso nel reato (sarebbero state presenti mentre i compagni del movimento ricopiavano dalle originali le firme).
Nel registro degli indagati sono stati iscritti i deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, Pietro Salvino, marito della Mannino, i parlamentari regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, il cancelliere del tribunale Giovanni Scarpello, gli attivisti Samantha Busalacchi, Francesco Menallo, Stefano Paradiso, Giuseppe Ippolito, Alice Pantaleone e Riccardo Ricciardi, marito della parlamentare Loredana Lupo che non è indagata.