Crolli, strade e scuole chiuse, negozi allagati ed il fiume Salso che rischia di esondare. Da ieri sera Licata, nell’agrigentino, è in ginocchio. Un violento nubifragio ha colpito la cittadina creando forti disagi nella città allagata per l’abbondante pioggia caduta. L’acqua ha attraversato come un fiume in piena alcune strade. Molte auto, ma anche negozi e scantinati, sono rimasti allagati ed il primo cittadino Angelo Cambiano ha disposto la chiusura delle scuole.
Si tratta del sindaco anti-abusivismo, che dopo aver ordinato alcune demolizioni alcuni mesi fa subì l’incendio della casa di campagna del padre e su Facebook scrive di “non uscire di casa nelle prossime ore. Sono previste nuove perturbazioni. Il numero per le emergenze (persone in difficolta’) e’ 0922/893528. Si sono riversati sul territorio 150 mm di pioggia in tre ore (dato Sias). Si sta intervenendo con squadre di soccorso provenienti dalle provincie di Agrigento e Caltanissetta”. La pioggia ha provocato anche la caduta di materiale fangoso sulla Strada statale 123 di Licata che, in quel tratto, tra i km 25 e 18,fra le località di Campobello di Licata e Licata, è stato chiuso al traffico per precauzione. Sul posto è presente personale dell’Anas per ripristinare la regolare circolazione nel più breve tempo possibile. Diversi quartieri sono rimasti senza luce e in alcune zone è interrotta anche la rete internet. I danni sono ingenti. Molti negozi del centro storico sono allagati e sono tanti i volontari che stanno provando a dare una mano.
Il Comune ha azionato le pompe idrovore, in grado di drenare 350 litri di acqua al minuto. I punti critici da liberare sono piazza Gondar e via Mogadiscio dove l’acqua ha superato la soglia dei20 centimetri . Cinque persone hanno raggiunto il pronto soccorso, accusando malori. Sulla statale 115, all’altezza del bivio per Licata, 5 chilometri di strada sono chiusi perché invasi da detriti e fango. Nei pressi del sito archeologico Stagnone Pontillo, appena fuori l’abitato, è crollato un muro di contenimento sulla strada. Chiusa, a causa dei detriti riversatisi sull’asfalto, anche la statale 123, fra Campobello di Licata e Licata. Gli operai dell’Anas stanno lavorando per ripristinare la circolazione stradale nel più breve tempo possibile.
Il sindaco Cambiano lo scorso ottobre, in seguito alle minacce ricevute, dichiarò: “Ora sono costretto ad annunciare le dimissioni e così sarà se non ci sarà un sostegno concreto se non ci saranno i fatti, se non verranno risposte dallo Stato. Io ho svenduto la mia vita per 1600 euro al mese. Sono stato abbandonato dalla Regione. Crocetta non vada avanti per slogan, dia soluzioni“. In quei giorni il primo cittadino si rese protagonista di uno scontro con il governatore Rosario Crocetta durante la trasmissione “L’Arena” di Massimo Giletti che faceva seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione durante una visita a Licata.
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Nei giorni seguenti i due firmarono il “Patto per Licata”, basato su finanziamenti per 100 milioni di euro da spendere in città, e all’incontro parteciparono anche la vice presidente e assessore alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, gli assessori Maurizio Croce a Territorio e Ambiente, Vania Contrafatto ai Servizi di pubblica utilità, Giovanni Pistorio ai Lavori pubblici, poi la segretaria generale Patrizia Monterosso, poi il dirigente generale alla Programmazione, Vincenzo Falgares, e poi il dirigente Mobilità e Trasporti, Fulvio Bellomo, e poi il capo regionale della Protezione Civile, Calogero Foti. Tra i primi frutti ci sarebbe dovuto essere il finanziamento per la Strada statale 115 Licata-Comiso. La strada stamane è stata chiusa a partire dalle 9, a causa del fango e dei detriti presenti in carreggiata e 5 km di statale erano stati chiusi in prossimità del secondo svincolo per Licata. Da mezzogiorno è stata riaperta.