Contro la eventuale “speculazione” delle terre, domenica 1 settembre 2019 alle ore 11, è previsto un incontro che si terrà a Grottarossa (CL) organizzato dall’Udc siciliana. Il partito scende in campo nella “giornata mondiale per la cura del creato” accanto agli agricoltori contro ogni forma di speculazione industriale .
All’ iniziativa saranno presenti il leader nazionale del partito centrista Lorenzo Cesa, il coordinatore regionale Decio Terrana, l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano e i Parlamentari regionali Margherita La Rocca Ruvolo, Vincenzo Figuccia, Elonora Lo Curto, Giovanni Bulla e Danilo Lo Giudice, per testimoniare la vicinanza dell’UDC agli agricoltori siciliani, che sono stati lasciati soli, costretti a lottare per la sopravvivenza.
“Noi riteniamo – afferma il coordinatore regionale Decio Terrana – che la politica deve tornare ad essere una politica al servizio del territorio, tutto ciò può avvenire soltanto se la politica la smette di andare avanti con gli slogan e inizia ad affrontare i problemi veri del paese come quelli degli agricoltori ascoltando le realtà locali e potenziando le risorse del territorio, la Sicilia è una terra ricca di prodotti agricoli che vanno valorizzati e tutelati“.
“In occasione della Giornata mondiale per la Custodia del Creato prevista l’1 settembre così come voluto dalla Conferenza Episcopale Siciliana, ho organizzato insieme a tutti i colleghi di partito e al segretario nazionale dell’Udc, un’iniziativa in contrada Grotta Rossa in provincia di Caltanissetta, dove nei mesi scorsi, è stato autorizzato dall’Assessorato Regionale all’Energia, nel periodo di vacatio, quando Alberto Pierbon non si era ancora insediato, l’istallazione di un impianto di biometano. Il tutto in deroga alle valutazioni di impatto ambientale dispensate dall’ARTA – a dichiararlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – dalla documentazione delle amministrazioni coinvolte, risulta che la struttura dell’impianto di biometano, dovrebbe nascere all’interno di un’area agricola, compromettendo la produzione di pesche che stanno per ricevere l’autorizzazione IGP, di vigneti di alta qualità e di altre colture tipiche. Saremo lì con una tenda e acqua al seguito, per manifestare contro le multinazionali che vogliono impadronirsi della nostra terra. Saremo lì – sottolinea il parlamentare regionale – .per restituire le nostre terre agli agricoltori e per evitare che gli interessi dei potenti finiscano col sopraffare e schiacciare il lavoro delle nostre aziende agricole”.