«Un libro che davvero si legge come se ci si trovasse lì, su quell’isoletta, ad ascoltare il vecchio rais, che l’autore ha voluto ribattezzare col nome di Aiace, il più alto di statura dei guerrieri Achei».
Con queste parole Matteo Collura de “Il Messaggero” inaugura la nuova ristampa de “L’ultimo rais di Favignana, Aiace alla spiaggia” di Massimiliano Scudeletti, pubblicato da Bonfirraro editore e uscito a luglio 2019.
L’autore, nel romanzo liberamente ispirato a Gioacchino Cataldo e al quale è dedicato il mémoire del giornalista Carlo Ottaviano, ripercorre e fa rivivere l’era delle mattanze, dei tonnaroti e del raissato, una tradizione ormai scomparsa con la morte di Cataldo, ultimo rais di Favignana.
Per un po’ e con molto rammarico, la polemica dello scorso giugno sulla riapertura della tonnara (ormai mera speranza rimandata al prossimo anno) e sulle quote tonno destinate all’isola siciliana (14 tonnellate di pescato di tonno, a fronte delle 100 richieste) si è placata e ha spento gli animi di quanti in questa antica tradizione ci credono ancora, soprattutto per il suo valore non solo economico ma anche storico e culturale.
L’autore toscano non manca di sottolineare il grande entusiasmo messo nello scrivere il romanzo, osannando a tratti anche il suo incanto per le isole Egadi, ricche di tradizioni, di storie e di vita. Gioacchino Cataldo, proprio nel 2006 veniva conclamato dall’Unesco quale “Tesoro umano vivente” e l’anno seguente la tonnara chiuse, cessò definitivamente la sua attività.
Per questo e per molti altri aspetti si parla di Aiace, quel mito e grande guerriero che incarna i valori della virtù e della perseveranza, simbolo di costanza e forza d’animo. Mito e modernità si intrecciano in questo romanzo, proprio per sottolineare la forza dei cambiamenti della società siciliana nel corso del tempo e soprattutto di quei tempi in cui la tonnara esisteva ancora, e di come la gente del posto e non solo continua a reclamare con forza un simbolo di continuità con il passato.
Appena pubblicato, il libro ha riscosso un gran successo, ottenendo una risposta commossa e partecipata da parte dei favignanesi e non solo: da Favignana, a Custonaci, a Marettimo, a Trapani, Marsala e Palermo (luoghi in cui l’autore è stato ospitato per la presentazione del volume), la storia di Gioacchino Cataldo e dei rais che lo hanno preceduto ha riacceso non solo un ricordo ma anche un sentimento, verso quella che non è solo un’antica attività di sostentamento ma soprattutto per quella che è ormai diventata un simbolo di un’intera comunità e di chi vi si riconosce.
Il romanzo è pronto per ritornare in terra siciliana e stavolta lo fa con tre tappe di grande spessore: il 27 settembre alle ore 18.30 presso la Tonnara di Bonagia (TP). Dialogherà con l’autore Nino Castiglione, presidente dell’associazione Salviamo le Tonnare; il 28 settembre alle ore 18.30 a Palermo, presso la Libreria del mare. Dialogheranno con l’autore il giornalista Daniele Ienna e lo storico dell’economia Rosario Lentini; infine il 3 ottobre alle ore 18.30 a Ragusa, presso la Libreria Paolino. Dialogheranno con l’autore Enzo Piazzese, presidente dell’archeoclub di Ragusa e Salvo Miccichè, saggista e direttore editoriale del quotidiano Ondaiblea.