Condividi

Mafia dei pascoli, esclusivo Antoci sul processo: “Si faccia luce sulla criminalità che cambia pelle” | VIDEO

martedì 9 Marzo 2021

GUARDA IL VIDEO IN ALTO

E’ iniziato qualche giorno fa il processo che vede imputati nell’Aula bunker di Messina i vicerè delle agromafie della zona nebroidea a seguito della maxi operazione Nebrodi scattata all’alba del 15 gennaio 2020, condotta dai Ros e dal Gico di Messina, coordinata dal Procuratore capo Maurizio De Lucia, e che ha portato a 94 arrestati e 151 aziende agricole sequestrate: 101 persone al netto degli stralci e delle richieste di rito abbreviato.

Adesso i soggetti rinviati a giudizio dal Gup di Messina, Simona Finocchiaro, sono 111. E Giuseppe Antoci, presidente onorario Fondazione Caponnetto è stato presente nell’aula bunker messinese. L’accusa è, tra le altre, di truffa aggravata per il conseguimento dei fondi AGEA, ovvero i fondi comunitari della PAC che solo in Sicilia ha visto piovere attraverso il Programma per lo Sviluppo Rurale, per il periodo 2014-2020, l’astronomica cifra di 2.212.747.000 euro.

IlSicilia.it ha ascoltato in esclusiva, nella sua prima apparizione pubblica dopo l’inizio del processo, Giuseppe Antoci. Era stato proprio il Protocollo di Legalità a firma di Antoci, oggi Legge dello Stato e strumento di riferimento anche oltre i confini nazionali, a lanciare la sfida alle consorterie dell’area nebroidea, in particolare di Tortorici e Cesarò, “il cui business – spiega Antoci – facilitato dalla connivenza e consulenza di professionisti per raggirare la fitta giungla burocratica imposta dall’U.E., procedeva indisturbato da diverso tempo con gravi ripercussioni all’intero sistema agro-alimentare dell’Isola“.

Il Protocollo di Legalità ha, tra le altre cose, introdotto l’importante novità Art. 25 per cui “la documentazione di cui al comma 1 è sempre prevista nelle ipotesi di concessione di terreni agricoli e zootecnici demaniali che ricadono nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo, nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei“, incenerendo, in altri termini, la soglia del valore di 150.000 del valore dei contratti e, nella richiesta dell’informazione, la distinzione tra pubblico e privato.

L’ordinanza dei magistrati messinese è chiara: “In gran parte, oltre quelli depredati, si usavano terreni liberi, presi a caso da tutta la Sicilia e da zone impensabili dell’Italia, usati, spacciati come propri, per le raffinate truffe delle associazioni” e ancora: “La mafia che ha scoperto che soldi pubblici e finanziamenti costituiscono l’odierno tesoro e come siano diminuiti i rischi pur se i metodi restano criminali. e ancora: “il campo di maggiore operatività e’ divenuto il grande business derivante dalle truffe ai danni dell’Unione Europea, come detto piu’ remunerative e meno rischiose“. “… nel contesto che emerge nella presente indagine di truffe milionarie e di furto mafioso del territorio trova aspetti di significazione probatoria e chiavi di lettura di quell’attentato… Antoci si è posto in contrasto con interessi milionari della mafia“.

Abbiamo colpito con un’azione senza precedenti la mafia dei terreni ricca, potente e violenta, ed è per questo – spiega Giuseppe Antoci,che hanno tentato di uccidermi. Volevano fermare la legge nazionale e tutto quello che sta accedendo oggi. Io li guarderò dritti negli occhi, senza paura, senza indugi e con l’unica forza che ho: quella dello Stato“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.