Tre persone, tra le quali un presunto referente della mafia ennese di Agira, sono state arrestate nell’ambito dell’operazione “Cerere” della Polizia di Stato. Un quarto indagato ha avuto notificata una ordinanza di obbligo di presentazione alla Pg. La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Caltanisetta su richiesta della direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica nissena.
L’attività di indagine, coordinata dalla dda della procura della Repubblica di Caltanissetta e condotta dalla squadra mobile di Enna in collaborazione con quella di Siena e il commissariato di Leonforte, ha svelato il tentativo da parte di un soggetto già condannato per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, di riprendere il controllo del territorio di Agira, avvalendosi di un riconosciuto prestigio mafioso. L’uomo avrebbe chiesto aiuto alla manovalanza locale attraverso rapporti con personaggi anche di altre organizzazioni mafiose attive nei territori vicini.
Tra i reati contestati, tipici della cosiddetta “mafia rurale”, l’associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, furto, danneggiamento seguito da incendio, commessi mediante un sistematico ricorso alla violenza e all’intimidazione per imporre il proprio volere nella gestione dei pascoli e dei terreni.