Scoppia un nuovo scontro Italia-Malta sul soccorso ai migranti. Riguarda un barcone con 450 migranti a bordo, che naviga ormai in acque italiane dopo aver attraversato il tratto maltese, ma di cui La Valletta non si è fatta carico. Dal porto di Lampedusa sono uscite due motovedette, una della capitaneria di porto e una della Guardia di Finanza. Secondo quanto si è appreso avrebbero avuto l’ordine di controllare i movimenti dell’imbarcazione, ma di non intervenire.
A dare la notizia è stato il responsabile del Viminale Matteo Salvini, attaccando: “Sappiano Malta, gli scafisti e i buonisti di tutta Italia e di tutto il mondo che questo barcone in un porto italiano NON PUÒ e NON DEVE arrivare. Abbiamo già dato, ci siamo capiti?”.
“Malta ha soddisfatto tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali”, sostiene un portavoce del governo maltese citato dal Times of Malta in merito al barcone con a bordo 450 migranti. Quando ne è stata notificata la presenza, sottolineano a La Valletta, la nave era a circa 53 miglia nautiche da Lampedusa e 110 miglia da Malta. Contattate, le persone a bordo avrebbero espresso l’intenzione di procedere verso Lampedusa: “Dato che erano in alto mare, non avevamo autorità per dargli istruzioni”, ha detto il portavoce, aggiungendo che la barca ora è in acque italiane.
AGGIORNAMENTO ORE 9,30
I migranti che erano a bordo del barcone a largo di Linosa sono stati trasferiti su navi italiane: 176 sono adesso sul pattugliatore «Protector», inserito nel dispositivo Frontex, e altre 266 sul «Monte Sperone» della Gdf. Otto persone, tutte donne e bambini, sono invece state già trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari.
Le due navi sembrano fare rotta su Porto Empedocle (Ag), ma non è detto che sia la costa Agrigentina la “prescelta” per lo sbarco. I due pattugliatori, il Monte Sperone della Guardia di finanza e il Protector del dispositivo Frontex, da più di un’ora stanno navigando verso Nord. La Capitaneria di porto di Porto Empedocle è in attesa di conoscere dal centro di coordinamento di Roma l’approdo delle due unità navali. Non c’è ancora alcuna certezza che la loro destinazione sia la costa agrigentina; sembra, infatti, prendere corpo l’ipotesi che il porto di sbarco possa essere quello di Pozzallo, nel Ragusano.
AGGIORNAMENTO ORE 11,00 – Salvini a Conte, migranti vadano a Malta o in Libia
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha informato della situazione dei migranti a bordo delle navi della Gdf e di Frontex il premier Giuseppe Conte ribadendo la sua linea: nessun porto italiano per i migranti. “Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo”, avrebbe sottolineato Salvini a Conte, insistendo sull’opportunità che alle due navi venga data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia. Dunque, avrebbe ribadito, non verrà dato accesso ai porti italiani.
Nella telefonata con il premier, secondo quanto si apprende, Salvini avrebbe ribadito la sua volontà di non cedere. “In Italia si arriva solo con mezzi legali” ha sottolineato al presidente del Consiglio, ripetendo che i migranti a bordo delle due navi della Gdf e di Frontex “si nutrono e si curano, mettendo in salvo donne e bambini” ma per loro non ci sarà “alcun porto” in Italia. “Non possiamo cedere – avrebbe ribadito Salvini – la nostra fermezza salverà tante vite e garantirà sicurezza a tutti”. A Conte il titolare del Viminale avrebbe infine segnalato che da quando il governo si è insediato, ci sono stati 27mila sbarchi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e, dunque, non bisogna “mostrare debolezze”.