Giuseppe Catania, deputato all’Ars di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Bilancio, nega e difende la manovra del governo Schifani. “Non è così, questa finanziaria è una delle più prospettiche degli ultimi anni. Chi sostiene che si tratta di sagre e interventi futili, sta dicendo cose non veritiere. Il cuore della manovra prevede interventi a sostegno degli enti locali e riattivare l’economia grazie ai progetti del Pnrr, puntando alle infrastrutture e incentivando l’occupazione, con gli aiuti alle imprese”.
Era di appena 17 articoli il disegno di legge regionale di stabilità per il 2023 che la giunta Schifani aveva trasmesso all’Ars poco prima di Natale. Il testo uscito all’alba dalla commissione Bilancio, dopo una maratona di due giorni, ne conta adesso un centinaio. Le fonti Ansa parlano di una pioggia di soldi per le iniziative più disparate: dalle sagre ai festival.
Secondo Catania che ha visto i lavori da vicino, fino a tarda notte, si tratta di un’operazione di bilancio importante, davvero sostanziosa, e in buona parte destinata ai comuni siciliani. Intanto, è previsto- all’articolo 1 del ddl di stabilità- un trasferimento di 326 milioni di euro agli enti locali per le spese correnti e per gli investimenti necessari, utili a portare avanti la propria gestione. Più un fondo di rotazione, per complessivi 200 milioni di euro, come contributo per la progettazione in tema di PNRR. Fatto estremamente importante per i comuni, che sono in difficoltà nella presentazione dei progetti con il Pnrr o con la programmazione comunitaria a causa di due motivi: 1)molti uffici sono sguarniti di figure tecniche, 2)non possono procedere all’assegnazione di incarichi esterni perché necessita di coperture finanziarie. “Dunque, il fondo consente ai comuni di avere una copertura finanziaria per dare gli incarichi e quindi dotarsi di progettazione utile che riguarda il piano nazionale di ripresa e resilienza. Diversamente, avremmo il rischio di perdere queste risorse. Vedersi passare questa grande opportunità finanziaria eccezionale- soprattutto in questo periodo- sarebbe un errore”, ha sottolineato il componente della II Commissione.
Per la sanità era stato sbloccato il fondo di accantonamento di oltre 264 milioni di euro già in bilancio: risorse grazie alle quali la governance potrà potenziare le nostre strutture ospedaliere, rafforzando il livello qualitativo regionale delle prestazioni.
E non finisce qui. Ci sono 100 milioni di euro da destinare ai “nuovi occupati” in Sicilia, e per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Per nuove assunzioni verrà riconosciuto un contributo di 30 mila euro ad ogni piccola e media impresa che assume, prevedendo 10 mila euro in più se l’azienda assume persone over 50 o donne, favorendo così l’occupazione femminile, “Considerando che in Sicilia è agli ultimi posti”, sottolinea Catania. Coperture finanziarie anche per i forestali per espletare le attività tutto l’anno. “Non sarà così necessario fare variazioni di bilancio in corso d’opera per ulteriori ulteriori fondi”.
Inoltre, è prevista una dotazione finanziaria per garantire l’integrazione oraria agli Asu- precari storici della Regione e che supportano gli enti locali– in un momento in cui si assiste ad un aumento del costo della vita e laddove i comuni soffrono la carenza di personale. “Questo consente di portare avanti i servizi pubblici essenziali che diversamente rimarrebbero al palo”. Interventi sul sociale per gli affetti da sclerosi multipla.
Fonti Ansa dicono diversamente, 100 mila euro per l’anniversario dell’operazione Husky con lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel ’43, altri 100 mila euro per la “restaurazione” (così c’è scritto nella norma) della Casa del Cavaliere Cammarata, monumento che si trova nel rione Maregrosso a Messina. E ancora: 100 mila euro all’associazione Rugby ‘I Briganti’ onlus con sede a Catania, 100 mila euro per la Festa e il Palio dell’Ascensione di Floridia (Sr), 75 mila euro per il festival internazionale dei Fuochi pirotecnici di Gualtieri Sicaminò (Me).
Un lungo elenco di piccoli finanziamenti contenuti in decine di emendamenti presentati dai deputati di maggioranza e di opposizione, sul quale in commissione Bilancio è stata trovata l’intesa. Come da prassi, il testo adesso andrà al vaglio della Presidenza dell’Ars, probabile che alcuni degli emendamenti siano stralciati. La manovra vale oltre un miliardo di euro. Come da calendario della capigruppo, sarà incardinata in aula lunedì prossimo. L’intendimento è quello di approvarla entro l’8 febbraio. La Regione siciliana, al momento, è in esercizio provvisorio (scade il 28 febbraio).
