Ieri sera, l‘Assemblea regionale siciliana ha approvato il ddl di variazioni di bilancio. Una manovra di assestamento, dal valore di 420 milioni di euro. Sono stati 30 i voti a favore, 21 i contrari e 6 astenuti. Nonostante le prime difficoltà, il governo Schifani e tutto il parlamento – maggioranza e opposizione- hanno saputo fare sintesi. E nonostante l’inizio turbolento, il Governo Schifani ha confermato con i numeri in Aula la propria tenuta. E’ anche il primo segnale per i siciliani rispetto alle emergenze vissute dalle famiglie, dagli enti locali e da tante categorie in difficoltà.
“E’ vero, all’inizio non era partita nel migliore dei modi, ma poi siamo andati abbastanza spediti, c’è stato un atteggiamento responsabile da parte delle opposizioni, il governo molto aperto al dialogo”, ha detto il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, alla fine dei lavori d’aula. E tra i provvedimenti più importanti dell’operazione di bilancio c’è sicuramente lo stanziamento di risorse agli enti locali della Regione. “Una risposta importante, in un periodo di caro bollette”, ha aggiunto Galvagno.
E per la finanziaria del 2023, “Dal governo ci aspettiamo o il bilancio o, diversamente, l’esercizio provvisorio. Che non vuol dire chissà quale fallimento. Vorrei ricordare che – spiega il presidente Galvagno – le commissioni si sono insediate il 26 novembre, il parlamento il 10. Quindi, volendo applicare il regolamento alla lettera, non ci sarebbero comunque state le condizioni per non sforare la data del 30 novembre per le variazioni di bilancio e anche per quanto concerne la finanziaria, che rappresenta un momento sicuramente importante e dove ci vuole massima attenzione”.