Condividi
La decisione

Mazara del Vallo (TP), ai domiciliari il tecnico radiologo che aiutò Messina Denaro

giovedì 18 Aprile 2024

Il tribunale del Riesame di Palermo ha concesso i domiciliari a Cosimo Leone, tecnico radiologo all’ospedale di Mazara del Vallo arrestato con l’accusa di aver aiutato Matteo Messina Denaro ad accelerare gli esami diagnostici, nel 2020, dopo la scoperta del tumore, di essere stato a disposizione del boss durante il ricovero nel nosocomio e di avergli fatto avere il cellulare riservato acquistato per il capomafia dal favoreggiatore Andrea Bonafede.

I giudici hanno riqualificato l’originaria contestazione di associazione mafiosa in favoreggiamento aggravato. Leone era difeso dagli avvocati Massimo Miceli, Roberto Tricoli e Giuseppe Pantaleo. Insieme al tecnico fu arrestato l’architetto Massimo Gentile, che aveva prestato l’identità al boss, e Leonardo Gulotta che avrebbe ceduto il suo recapito cellulare al capomafia per le comunicazioni che avrebbe dovuto ricevere sull’acquisito di un’auto. Gentile e Gulotta sono ancora detenuti.

Spuntano anche altre due false identità usate da Matteo Messina Denaro durante la latitanza e nuovi particolari sulla vita del boss che, ricercato dalle polizie di tutta Italia, andava tranquillamente a Palermo in compagnia di Andrea Bonafede, uno dei suoi fiancheggiatori, a farsi fare tatuaggi e poi a mangiare in una trattoria del centro. Novità investigative che la Procura di Palermo utilizzerà nell’appello della sentenza emessa a carico di Andrea Bonafede, condannato a 6 anni e 8 mesi per favoreggiamento aggravato. Nell’atto di impugnazione del verdetto – i pm avevano contestato all’imputato l’associazione mafiosa poi riqualificata dl gip in favoreggiamento – i magistrati hanno inserito una serie di episodi inediti. Come i due alias usati dal boss che al tatuatore aveva detto di chiamarsi Vito Firreri e all’operaio che doveva riparargli la lavastoviglie nella casa di Campobello di Mazara aveva dato il nome di Averna.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.