“Cristalli Blu” è un termine di una canzone di Achille Lauro che a Palermo in molti conoscono bene. Nello slang giovanile non è altro che Mdma. La Metilendiossimetamfetamina è anche conosciuta come ecstasy.
Ma attenzione: i cristalli è come se fossero una vera e propria ‘gemma’, non sono le solite pillole colorate. Proprio per questo a Palermo è come se fosse considerata la droga d’elite.
Non è facile trovarla su piazza, non si ha l’uso spasmodico come la cocaina. Ma viene assunta masticandola o sciolta in acqua, principalmente durante le feste. A differenza della cocaina, che come la cronaca ci spiega, sta avendo un impatto ‘violento’ sui palermitani di ogni estradizione sociale, l’mdma viene usata tecnicamente in modo più blando.
“Devi avere la serata giusta per ingerirla” racconta a ilSicilia.it un ex consumatore e clubber: “Come la cocaina buona, devi avere il contatto giusto per trovarla”. Molti consumatori acquistano i cristalli blu attraverso chi li importa principalmente dalla Spagna. Sembra che il corriere di mdma ingerisca prima del viaggio degli ovuli di pellicola per alimenti in cui all’interno è presente la sostanza stupefacente.
Ma i “cristalloni” possono essere trovati anche attraverso il deep web. Basta installare un server virtuale, scaricare il motore di ricerca Tor ed il gioco è fatto.
Certo è che attraverso la vastità del deep web devi avere il “sito giusto” che ti spedirà mdma, ecstasy, cocaina, marijuana, ma anche pistole e tanto altro direttamente a casa a Palermo. Ma tornando ai cristalli: le scienze sociali da tempo studiano e ricercano il rapporto tra le nuove droghe sintetiche come, mdma, la ketamina, anfetamine ed ecstasy e la musica techno o sue similari.
L’attenzione si è accesa attraverso i decessi avvenuti anni fa per droga nei rave o nelle feste illegali d’Europa. Party che da un po’ di tempo si sono diffusi anche nel capoluogo siciliano e in provincia. Nell’ambito dell’antropologia e dell’etnologia, dagli studiosi viene proposta una lettura più interpretativa del fenomeno, in cui il rapporto tra musica techno e droghe viene spiegato in relazione ad un terzo elemento: la “trance”.
“Quello che mi spaventa di più è che oramai assumere droghe di un certo livello, qui a Palermo, da anni è diventato normale. Non mi riesco ad immaginare tra 20 anni che ricaduta sociale e psicologia può avere tutta questa situazione”, racconta ancora a ilSicilia.it Andrea (pseudonimo per proteggere l’identità dell’ex consumatore ndr).
L’ultimo blitz in cui le forze dell’ordine hanno trovato addosso dell’mdma risale a qualche tempo fa. La polizia ha fatto scattare le manette ai polsi di un 22enne dello Zen. E’ stato bloccato all’esterno dell’impianto sportivo del Velodromo, con un vasto campionario di droga mentre all’interno si stava svolgendo l’Unlocked music festival. I creatori di Unlocked da anni svolgono manifestazioni di musica elettronica nel capoluogo siciliano, facendo arrivare numerosi artisti di fama internazionale: una manifestazione all’insegna della cultura della legalità, ma che a causa del grande numero di giovani presenti, evidentemente fa gola agli spacciatori che volevano approfittarne per vendere la loro merce.
In pratica, Palermo è una città nella quale sono sempre di più i giovani che assumono queste droghe sintetiche in occasione di feste e serate danzanti, con effetti devastanti sulla loro psiche e sul loro corpo. Un fenomeno sociale, purtroppo tristemente in aumento.
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