Alle prime luci dell’alba, a Menfi (Ag), i Carabinieri della Compagnia di Sciacca (Ag) hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare, in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal GIP Tribunale di Sciacca su richiesta della locale Procura della Repubblica, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver destinato l’uso della droga anche a minori.
Le indagini hanno consentito di bloccare una rete di spaccio di hashish e cocaina, proveniente da Palermo e destinata ad essere smerciata nelle piazze di Menfi, Santa Margherita di Belice (Ag), Montevago (Ag) e Poggioreale (Tp).
La sostanza stupefacente veniva spesso consegnata a pusher locali che a loro volta la rivendevano ad una clientela molto giovane. L’indagine e’ stata convenzionalmente denominata “Street food” poiche’ i corrieri, residenti tra Menfi e Santa Margherita di Belice, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga, facevano riferimento a “cene, cibi di strada e fast food”. Il sodalizio in questione impiegava anche due giovani ragazze, sia come corrieri sia come assuntori finali delle sostanze stupefacenti. I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, venivano nascosti dentro le auto utilizzate ma, in alcuni casi, anche all’interno degli indumenti intimi delle giovani.
Tra gli indagati spiccano le figure di due menfitani (uno detto papa’) e un altro (detto carciofetto), che gestivano il sodalizio mettendo a disposizione auto e telefoni cellulari per l’approvvigionamento e il trasporto della droga, organizzando con cadenza quasi giornaliera sortite nel capoluogo regionale, per effettuare l’acquisto di hashish e cocaina.
In circa tre mesi, gli indagati hanno movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish e alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai più giovani, per un giro di affari di circa 200.000 euro