Si stringono i tempi per la messa in sicurezza della SS114 nel tratto di Capo Alì interessato a ripetizione da eventi franosi nel corso degli anni.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica è pronto: è quanto emerso nel corso di un vertice svoltosi a Palermo, presso il Commissario di governo per il dissesto idrogeologico, tra Anas e i sindaci della zona. Su iniziativa della parlamentare siciliana Urania Papatheu si sono trovati a confronto l’ingegnere Valerio Mele (Coordinatore Territoriale Anas Sicilia), ingegnere Cristiano Fogliano (Capo Centro Anas Messina), Nino Melato (vicesindaco di Alì Terme) e Antonino Crisafulli (sindaco Itala) e Antonino Moschella (sindaco Scaletta Zanclea).
“Anas ci ha illustrato il progetto predisposto per la messa in sicurezza dell’area, che è stato redatto comprendendo tutte le criticità della SS114 – evidenzia Melato -. Per quanto riguarda Ali Terme è stata prevista una galleria paramassi di 400-500 metri e la rimanente parte verrà protetta tramite reti corticali. In questo caso si parla di un’opera per un costo tra i e 15 e 18 milioni. Al momento parliamo di un progetto di fattibilità tenendo conto che quello definitivo potrebbe poi modificare i costi dell’intervento. Su Scaletta sono state previste 3 gallerie nel contesto di un progetto da 13 milioni di euro”.
“Questa riunione – afferma la Papatheu – segna un ulteriore passo in avanti verso la necessaria messa in sicurezza del costone di Capo Alì, un’emergenza che va risolta una volta per tutte a salvaguardia della pubblica incolumità. Per questo ho voluto un ulteriore confronto, per accelerare il completamento dell’iter. Agire in sinergia, come sta avvenendo in questo caso, è essenziale per affrontare in modo incisivo l’emergenza SS114, che minaccia l’incolumità degli automobilisti e ha creato pericoli e disagi per i cittadini”.
Nel corso della riunione si è stabilito che Anas darà ora incarico per la realizzazione del progetto definitivo ed intende procedere tramite accordi-quadro, il che potrebbe velocizzare la procedura. “Disporremo del progetto tra due settimane – aggiunge Melato – e nel frattempo attendiamo conferma di questa opportunità di inserire la progettazione in un ambito di accordo quadro che è fondamentale per accorciare i tempi. A quel punto, nel 2020, da qui a un anno circa, si potrà andare in conferenza dei servizi presso il Commissario per il dissesto idrogeologico”.