Condividi
Prima in Italia

Messina: da rottame ad auto elettrica grazie a studenti e docenti del Verona Trento

lunedì 11 Dicembre 2023

Era un rottame inutilizzabile e vandalizzato. Ora è un gioiello di tecnologia, è un’auto elettrica ed ecologica e persino i materiali usati provengono dal riciclo. La lezione di sostenibilità ambientale stavolta l’hanno data gli studenti dell’Istituto superiore Verona Trento che insieme ai docenti hanno realizzato la prima auto elettrica in Italia “costruita” in una scuola. Tra i banchi si è deciso di investire in una scommessa europea, volta all’uso delle tecnologie ecologiche e quello illustrato oggi è un primato di tutto rispetto.

IL PRIMATO

Siamo veramente orgogliosi – ha detto Simonetta Di Prima dirigente dell’ Istituto Verona Trento – i nostri docenti e studenti, hanno dimostrato ancora una volta di poter primeggiare in Italia. Questo progetto innovativo è stato portato avanti grazie alla passione e all’impegno di tutta la comunità scolastica, che ha lavorato insieme per creare un mezzo che rispetti l’ambiente e sia ecosostenibile dal punto di vista energetico”.

L’auto è la dimostrazione la capacità di passare dalle teorie ai fatti e che gli studenti, seguiti passo per passo da un gruppo di docenti “illuminati” hanno saputo fare tesoro delle conoscenze acquisite e dello spirito dell’educazione ambientale. Presenti oggi anche il sindaco Federico Basile ed il vicesindaco Salvatore Mondello che hanno accolto con un plauso il primato tutto messinese.

SOLUZIONE INNOVATIVA

Soddisfatto anche il dirigente dell’Ufficio scolastico Messina Stello Vadalà che ha sottolineato come il progetto abbia visto insieme l’esperienza dei docenti e la creatività ed entusiasmo degli studenti: “La collaborazione tra diverse generazioni porta risultati sorprendenti. L’auto elettrica prodotta rappresenta una soluzione concreta per ridurre l’impatto ambientale e la dipendenza dai combustibili fossili, mostrando come la scuola possa essere un luogo di formazione e di innovazione per un futuro più sostenibile”.

La macchina MEME come hanno spiegato il professor Cristoforo Sapienza (IIS Verona Trento Progetto MEME per la sezione di potenza), il professor Giovanni Alessi (IIS Verona Trento Progetto MEME per la sezione di segnale)  e i professori ntonino Campisi e Raffaele Manfredi (IIS Verona Trento referenti della Rete E-mobility)  è una perfetta applicazione dell’economia circolare votata alla ecosostenibilità.

DA ROTTAME A GIOIELLO

L’intera realizzazione verte su materiale di riciclo rivitalizzato dall’innovazione tecnologica e dalle potenzialità che l’elettrotecnica e l’automazione offrono oggi. L’automobile originale era un rottame abbandonato e vandalizzato. Il vecchio motore endotermico è stato sostituito con un motore elettrico in corrente continua ad eccitazione derivata prelevato da un muletto. L’auto elettrica ha la peculiarità di fornire una coppia motrice proporzionale alla corrente di alimentazione. È stato quindi utilizzato un controllore di elettronica di potenza precedentemente installato nel muletto in disuso e che permette con la logica PWM (modulazione a larghezza d’impulso) di regolare la tensione di alimentazione fornita dalle batterie.

Il motore stato accoppiato direttamente alla trasmissione originale dell’automobile, mantenendo la cinematica. Ciò permette l’utilizzo delle marce e l’inversione del moto anche meccanica. Anche i cavi elettrici di potenza provengono da spezzoni di risulta e sfrido di cantiere di cabine elettriche di trasformazione. Le batterie sono un sistema di accumulo con anodo al litio e catodo a Litio ferro fosfato fornito dal CNR ITAE per essere testato sul veicolo in regime di marcia urbano. Lo stato di carica è monitorabile da remoto tramite apposita applicazione software. Per la ricarica sono utilizzati i sistemi eolici ad asse verticale e fotovoltaici presenti nel laboratorio di sistemi elettrici automatici del Verona Trento. Il veicolo è stato privato dell’impianto elettrico presente in origine, per installare un impianto di nuova concezione.

La macchina risulta adesso superaccessoriata con sistemi all’avanguardia che riducono l’assorbimento di energia elettrica (energy saving), monitorano i parametri elettrici e le grandezze fisiche del sistema di trazione nonché il sistema di accumulo energetico. Il veicolo elettrico è stato equipaggiato di un trip computer che supervisiona tensione e temperatura della batteria, temperatura dell’abitacolo, temperatura del motore. E’ presente un sistema di controllo a microprocessore che rileva il numero di giri del motore e la velocità raggiunta dal veicolo in marcia. In dotazione è presente una scheda di prototipazione con display touch e sistema operativo android che consente di utilizzare le app google, maps, drive etc…

Infine il veicolo interagisce con comandi vocali a ordini prefissati.

Presenti anche  Claudio Cavallotto direttore Rete E-mobility, Antonino Gaito di Technical Marketing manager di STMicroelectronics, fra le maggiori società di semiconduttori al mondo, Bruno Azzerboni di Unime,  Gianluca Leonardi del Cnr Itae. Apprezzati anche i contributi del prof. Francesco Longo di Unime, del prof. David Carfì che ha spiegato il concetto di “Mobilità full electric”, del prof. Moreno Muffatto Presidente della Fondazione Imprendi. Infine, Ivo Blandina Presidente Camera di Commercio ha conferito all’Istituto Verona Trento il Premio Imprendi conseguito per la completezza del progetto, l’innovatività della soluzione, la partnership con CNR e la coerenza con obiettivi di sostenibilità.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.