I mal di pancia nel centrodestra potrebbero portare acqua al mulino di Cateno De Luca e Federico Basile. Già Nino Germanà, siglando l’intesa di Prima l’Italia con il benestare di Salvini, ha motivato la sua decisione con la volontà di dare un’alternativa a quei messinesi di centrodestra che non vogliono votare Croce. E mentre è probabile che nella Lega-Prima l’Italia di Messina ci sarà anche chi sbatterà la porta per sostenere Maurizio Croce, ci sono altri mal di pancia tra gli alleati del centrodestra. Ed è a quelli che guarda Cateno De Luca.
C’è chi, come Silvano Arbuse, ex assessore comunale ed esponente della destra messinese da sempre, ha deciso, pur continuando a considerare Fratelli d’Italia, il suo punto di riferimento, di dissentire dalle scelte locali del partito (che appoggia Croce), e candidarsi al fianco di Federico Basile. E aggiunge di non essere il solo a pensarla così, quantomeno in Fratelli d’Italia.
“La mia non è una presa di posizione contro Croce- spiega Arbuse– che merita tutto il mio rispetto, in termini umani, bensì contro una pratica politica di cui è espressione e che non possiamo più tollerare. La decisione incredibile di sostenere Maurizio Croce, ex assessore regionale di Crocetta e del centro-sinistra, favorisce, di fatto, il candidato ufficiale del Pd, che ne uscirebbe avvantaggiato nel voto a seguito della perdita del consenso del nostro elettorato di riferimento che, a mio parere, non comprende e rimane disorientato”.
Arbuse specifica di voler restare in Fratelli d’Italia, declinando comunque qualsiasi ruolo, e di considerare il suo non un cambio di bandiera ma l’esatto contrario.
“La mia è la conferma degli ideali di quel centrodestra che ho rappresentato anche in questa città. Votare un candidato che è stato espressione del centrosinistra non può appartenermi- continua Arbuse– Di più, Croce è stato proposto in prima battuta da un partito da sempre in quella opposta area politica e solo recentemente approdato tra quelli storici della coalizione cui appartengo da sempre. Mi è pertanto difficile superare l’arroganza mostrata da un partito che, appena insediatosi nelle file del centrodestra, indica addirittura il candidato sindaco di coalizione, e non comprendo come tale arroganza sia stata accettata e addirittura ne sia stata condivisa la proposta, se non con accordi tra consorterie. Senza alcuna presunzione, mi sento di poter affermare che questa mia posizione non è una voce isolata, bensì la voce di tante comunità che si sentono tradite e che aspettano di essere rappresentate dignitosamente”.
Nel frattempo De Luca apre le porte agli autonomisti di Lombardo ed alla nuova Dc di Cuffaro. “ Sono in attesa di un loro riscontro. Il mio appello è a quanti non hanno finora governato Messina. E non è finita qui….”.
Di mal di pancia in mal di pancia, indipendentemente dalle origini del malore, l’ex sindaco di Messina vuol potenziare le liste di Basile e nel contempo gettare ulteriori basi per la sua corsa a Palazzo d’Orleans.