GUARDA IL VIDEO IN ALTO
Cateno De Luca viene tacciato di essere un sindaco “sfruttatore” che costringe il personale comunale a turni sfiancanti di lavoro, anche oltre il normale orario e allora alle polemiche e ai malumori di alcuni sindacalisti il primo cittadino replica subito a modo suo, inscenando il finto licenziamento di un dipendente.
“A Palazzo Zanca le sorprese non finisco mai! Ecco un impiegato comunale da licenziare immediatamente”. Così De Luca apre infatti un filmato pubblicato sulla sua pagina social (VIDEO IN ALTO) nel quale dialoga con un dipendente che definisce provocatoriamente “da licenziare” perché colpevole di rimanere anche 15 ore a Palazzo Zanca anziché “bivaccare” come altri colleghi.
“C’è stata una riunione – afferma De Luca rivolgendosi al dipendente stakanonovista – nella quale si è parlato del suo comportamento fuori dal Comune. Lei non esce dal palazzo dopo che timbra il cartellino, lei non va a prendere il caffè fuori da questo palazzo, lei non va ad aiutare i suoi parenti in qualche attività privata nei dintorni del Comune, lei non ha la 104 e nemmeno la 151 che le permette di avere giornate retribuite senza venire al lavoro. Lei così sta mettendo in difficoltà l’intera categoria degli impiegati comunali. Lei non bivacca alla macchinetta del caffè? Perché non va a farsi un caffè ogni 2 ore e perché non si mette a parlare al telefonino in giro per il palazzo? Lei come si permette a lavorare anche 15 ore al giorno senza prendere soldi e senza straordinario o riposo compensativo. Lei deve tornare ad essere un impiegato comunale modello”.
“Ci sono sindacalisti che hanno protestato e che hanno detto che il sindaco De Luca è un sindaco sfruttatore – spiega De Luca a conclusione del video -. Questo lavoratore quindi dovrebbe farsi un corso con qualche suo collega esperto, perché qui ci sono alcuni che timbrano alle 7:30, per un’ora si girano i pollici, poi escono e vanno al bar o a fare la spesa e a prendere i panini per la colazione. Convertiamo le logiche balorde e finiamola con queste cose. Abbaiate quanto volete ma ci sono dei soggetti che meritano di essere presi a calci in culo. Il palazzo qui comincia a cambiare e non sono ammissibili minacce, altrimenti chi lo fa verrà sporcificato pubblicamente”.