Per il ritorno dello scudocrociato a Palazzo Zanca c’è un bagno di folla. Il Salone delle Bandiere è gremito in occasione dell’incontro che ufficializza l’ingresso nella Dc del consigliere comunale Giovanni Caruso e del consigliere della terza Municipalità Nunzio Signorino alla presenza del segretario nazionale ed ex governatore Totò Cuffaro, del presidente nazionale Renato Grassi e dell’assessore regionale Andrea Messina. Caruso, al secondo mandato consiliare, era stato eletto nella lista De Domenico sindaco (centrosinistra) ma dopo gli addii di Navarra e De Domenico al Pd si è dichiarato “orfano politicamente” e da moderato ha scelto la Dc (QUI)
VOGLIA DI DC
Cuffaro incassa non soltanto il nuovo ingresso ma la sala gremita, segnale che “c’è un sentimento democristiano mai spento, solo sopito. Tanta gente si avvicina alla Dc non a me. Vogliamo ripartire dai giovani e dalle donne”.
I SALUTI DI IV
Non è passata inosservata la presenza della senatrice Dafne Musolino che ha portato i saluti di Italia Viva: “C’è una richiesta da parte degli italiani, trovare una casa che sia espressione dei moderati, in una situazione oggi polarizzata tra populismi e sovranismi. C’è necessità di dialogo, di ascolto e questi sono principi che animano il mio agire politico e che riconosco anche nella Dc”.
DIALOGO CUFFARO-RENZI
Già nei mesi scorsi, alla Festa dell’amicizia a Ribera (QUI), Dafne Musolino, appena entrata in Italia Viva portò i saluti dei renziani (insieme alla capogruppo IV alla Camera Maria Elena Boschi) e ieri ha ricambiato nell’accogliere i “diccì” a Messina. Lo stesso Cuffaro ha spiegato: “tra me e Dafne c’è un’amicizia, la stimo”, ma sono tutti segnali che vedono un dialogo in corso tra Renzi e il segretario nazionale della Dc in vista delle Europee e soprattutto dopo che l’intesa con Schifani per un accordo con la lista di Forza Italia ha incontrato un muro di dichiarazioni nazionali (QUI)
VERSO LE EUROPEE
Certo, è presto per parlarne fanno sapere sia i cuffariani che i renziani, ma il terreno per una base comune e un’alleanza tecnica c’è. Sia Cuffaro che Musolino ricordano che Renzi ha scelto a livello europeo Macron e quindi non rientra nel Ppe. Ma nessuno esclude nulla man mano che i mesi passano. Il vero punto d’incontro è “il centro” quella casa dei moderati che è rimasta orfana e schiacciata dagli estremismi.
L’intervento di Dafne Musolino ieri all’incontro della Dc, nel giorno del ritorno dello scudo crociato al Comune si può definire “prova tecnica” di future alleanze? Presto per saperlo ma sono tutti passi di avvicinamento in un’isola che da sempre è stata laboratorio politico.
