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L'evento

Messina, Fratelli d’Italia sempre più in crescita. Donzelli: “La base è la nostra forza” CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 19 Maggio 2023

I Fratelli d’Italia dello Stretto diventano sempre di più. Il partito cresce numericamente e aumenta la presenza nel territorio. Così oggi alla presentazione  dei due nuovi circoli territoriali, “Messina centro storico” e il circolo di Gioventù nazionale “Solstitium” erano presenti i big di Fratelli d’Italia: il responsabile organizzativo nazionale Giovanni Donzelli, il vice ministro all’Economia Maurizio Leo (entrambi uomini di fiducia del presidente del Consiglio Giorgia Meloni).

Affollata la sala del Palacultura, tanti i giovani presenti all’evento, moderato da Daniela Faranda e che ha visto un partito in fortissima crescita, come dimostrato dalle urne e sopratutto che mira ad un progressivo radicamento nel territorio.

Presenti al Palacultura, anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, i coordinatori regionali, l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, la senatrice Ella Bucalo, il deputato regionale Pino Galluzzo, Ferdinando Croce, e i rappresentanti che sono stati eletti nel territorio e nei comuni. Dall’autonomia differenziata al Ponte sullo Stretto, dalla riforma fiscale alle Europee 2024 sono stati tutti argomenti al centro del dibattito. Prima degli interventi del vice ministro Leo e del presidente dell’Ars Galvagno, a portare i saluti sono stati il coordinatore cittadino Pasquale Currò, il coordinatore cittadino di Gioventù nazionale Andrea Fiore, il presidente del circolo territoriale “Messina centro storico” Dino Melluso e Antonio Oliva presidente del circolo Solstitium di Gioventù nazionale.

A concludere i lavori è stato Giovanni Donzelli che con i giornalisti si è soffermato a parlare anche delle tematiche al centro del dibattito di queste settimane ed ha evidenziato l’importanza del titolo dato all’incontro: “2024, con FdI verso l’Europa delle radici”

Fratelli d’Italia è un partito radicato nel territorio- ha detto Donzelli– siamo una classe dirigente giovane ma vecchio stile, crediamo nei partiti radicati, nelle sezioni, nella formazione, nei movimenti giovanili ed in quelli universitari. Crediamo nei politici che non s’improvvisano, nella politica vera. Ecco perché la nostra forza è nei militanti, sono loro, i volontari, con le loro proposte, idee il nostro patrimonio”.

E’ Fratelli d’Italia, secondo Donzelli, la garanzia che la riforma dell’Autonomia differenziata sarà utile a tutto il Paese e non danneggerà il sud.

Quanto al Reddito di cittadinanza destinato ad essere cancellato aggiunge: “Ci sono due visioni, quella di chi dice no alle infrastrutture e vuol lasciare le persone nella soglia di povertà, ed è quella del Rdc che non porta ricchezza. Poi c’è la nostra posizione, noi vogliamo creare lavoro, opportunità, infrastrutture. Vogliamo che i giovani abbiano un futuro qui e non debbano scappare”.

In quest’ottica il Ponte sullo Stretto porterà ricchezza non solo a Messina o alla Sicilia ma a tutto il Mezzogiorno: “L’isolamento non porta ricchezza. Il centrodestra ha sempre creduto  al Ponte e adesso andremo finalmente a realizzarlo. Il ponte sullo Stretto è una battaglia per l’Italia. Migliorare le condizioni delle Infrastrutture autostradali e ferroviarie – osserva Donzelli – non è in contrapposizione con la realizzazione del Ponte. Se la Sicilia è collegata meglio al resto d’Italia miglioreranno anche le infrastrutture. La narrazione che ha detto in questi anni che se non ci adoperiamo prima per le infrastrutture come facciamo il Ponte, ha portato alla situazione che non abbiamo fatto né il Ponte né il resto. Quindi facciamoli ora entrambi. Faremo le nuove ferrovie, faremo le autostrade, noi siamo il governo che vuole fare lo sviluppo i no sono da altre parti, non nel Centrodestra. È vero che i messinesi e i calabresi subiranno i lavori del Ponte ma saranno anche i primi ad averne i benefici”.

A sua volta il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ha messo in rilievo i punti principali della riforma fiscale: “Avviare un rapporto nuovo tra fisco e contribuenti, dato che l’evasione fiscale s’attesta tra gli 80 e i 100 miliardi di euro. La lotta all’evasione non si è mai fatta perché abbiamo un sistema che penalizza i contribuenti. Noi auspichiamo un dialogo tra contribuente e amministrazione finanziaria. Lo faremo con il concordato preventivo biennale. Per due anni pagherà quello, se s’adegua, e non ci saranno altri adempimenti”.

 

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