Sarà un week end “no Ponte”, con diverse iniziative accomunate da un unico filo conduttore, la contrarietà all’opera. L’appello inoltre è a non incasellare i movimenti sotto un solo cappello, ma essere una realtà trasversale. L’appuntamento centrale è il corteo che stavolta, a differenza di due mesi fa non sarà più a Torre Faro ma nel cuore della città, a Piazza Cairoli, alle 18 di sabato 12 agosto. Ma nel week end è previsto un campeggio no Ponte (come quello che tanti anni fa diede inizio alla grande mobilitazione contro l’opera) ed un concerto serale.
“Il 12 c’è il corteo, ma dall’11 al 13 a Marmora ci sarà il campeggio no Ponte e poi il concerto finale- ha spiegato Gino Sturniolo, uno dei fondatori del movimento No Ponte—I sostenitori dell’opera hanno provato a incasellarci a definirci in una coalizione, in un’ideologia, ma sono terrorizzati dall’immagine che è venuta fuori dal corteo del 17 giugno. C’è chi ha detto che eravamo comunisti, chi anarchici, chi fighetti, chi ricchi delle ville o sognatori che non guardano al progresso. Chi ha voluto chiudere quella giornata in una gabbia non capisce che quel movimento è un annuncio, l’annuncio di una novità che può diventare un’idea nuova di territorio, di vivere in comune e che spariglia le liturgie stanche della politica che hanno condotto le nostre comunità alla fame e costretto tanti ragazzi ad andarsene dalla loro terra”.
Non si tratta di essere semplicemente contrari al collegamento stabile tra le due sponde, ma di una lunga serie di obiezioni, da quella al Ponte green “basta guardare l’impronta climatica del raddoppio ferroviario Fiumefreddo – Taormina”, ai centomila posti di lavoro “quelli reali sarebbero alcuni migliaia” e infine le decisioni prese dall’alto “nessuno viene mai a chiederci come la pensiamo. Vogliamo scongiurare che i lavori inizino. Tutto questo mentre siamo incastrati tra due emergenze, quella incendi e quella che rischia di esserci, relativamente alle frane. Ai siciliani ed ai calabresi di dovrebbe chiedere cosa farebbero con 14 miliardi di euro, se il ponte o infrastrutture, ospedali, scuole, autostrade.”
Presente alla conferenza stampa anche Peppe Marra della rete No Ponte calabrese che ha messo l’accento sui 7 milioni destinati alla comunicazione sul Ponte: “solo propaganda… Siamo qui per dimostrare che le due sponde sono unite dall’idea di un futuro sostenibile da costruire insieme”.
Il corteo da Piazza Cairoli attraverserà il Viale San Martino, poi via Nino Bixio, la Cesare Battisti, il corso Garibaldi, e si concluderà finirà di fronte al Municipio dove ci sarà il concerto con gli artisti locali.
L’Atm ha deciso di potenziare il servizio della linea 32 per andare incontro ai partecipanti che saranno numerosi. Il microfono sarà aperto a tutti così come la partecipazione. Nessun elenco di partecipanti o sigle, proprio per evitare l’incasellamento di un movimento che ne racchiude tanti ed eterogenei.