Condividi

Deposito di gas liquefatto a Messina, il no di Sturniolo: “Pericoloso, costoso, insicuro”

venerdì 15 Aprile 2022

Un deposito di gas naturale liquefatto nella città dello Stretto? L’annuncio era stato fatto dal sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a settembre e nei giorni scorsi l’Autorità portuale dello Stretto di Messina ha bandito una manifestazione d’interesse per proposte di project financing per un deposito costiero GNL a Messina nell’ambito del Pnrrr. Il sito prescelto peraltro è a Messina, nella zona sud, a San Filippo, punto ad alto rischio sicurezza.

l progetto è inserito nell’ambito di una narrazione green finalizzata all’abbandono di carburanti ad alte produzione di CO2 e all’utilizzo del GNL, come se questo non ci lasciasse dentro la politica energetica delle fonti fossili- commenta Gino Sturniolo, candidato sindaco per Messina in Comune- Ciò che, però, più colpisce, è la confessione nel dispositivo stesso del bando della pericolosità del sito. Tra i quattro possibili siti presi in considerazione per la realizzazione dell’impianto (Villafranca Tirrena, Ex Sanderson, San Filippo e Contesse), quello di San Filippo, prescelto perché complessivamente più conveniente, è, infatti, tra i peggiori dal punto di vista della sicurezza”.

Come evidenzia l’ex consigliere comunale insieme a Ex-Sanderson e Contesse, il sito prescelto è altamente congestionato dalle abitazioni vicine e dalla ferrovia, che vengono raggiunte da tutti gli scenari incidentali. Le criticità sono evidenti: il tubo criogenico che passa sotto la ferrovia; la vicinanza dell’impianto alla ferrovia che deve essere considerata come fonte d’innesco e comporta problemi di vibrazioni e correnti vaganti nel terreno; la presenza di una nube infiammabile sopra le abitazioni e la ferrovia; e abitazioni e la ferrovia colpite da eventi di Jet Fire (tipo di incendio derivato da perdite nei serbatoi pressurizzati).

Basterebbe già questo per dire che potremmo fare anche a meno di prenderci questi rischi- conclude Sturniolo– ma come se non bastasse il progetto prevede una cessione di risorse pubbliche agli investitori privati. Il modello finanziario è sviluppato nella prospettiva di un investitore che sia ‘attore principale della gestione dell’opera con conseguente sostentamento delle spese di gestione ed incasso dei profitti’, che godrebbe di un intervento di capitale pubblico a fondo perduto di 30 milioni di euro. Sembra la solita storia: ai privati i guadagni; al pubblico i costi; ai cittadini i rischi”.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.