E’ stata la festa per rivendicare i diritti ma anche per ribadire i valori della pace e l’importanza dell’abbattimento di ogni barriera. L’arcobaleno del Pride dello Stretto ha attraversato Messina, oltre duemila persone in corteo da Piazza Antonello per le principali vie fino a piazza Unione Europea. Una festa trasversale che ha avuto tantissime adesione e per la quale il Comitato organizzatore non può che trarre un bilancio positivo. La seconda edizione dopo i due anni di pandemia (la prima si tenne nel 2019) è stato un successo sia in termini di numeri che di vitalità.
“Il messaggio è una grande rivolta in un mare di pace- commenta Rosario Duca presidente di Arcigay Messina-Continuiamo a sostenere i nostri diritti. Ringrazio l’amministrazione comunale e l’Università che ci sostengono ma non basta, questa città deve fare di più”.
In piazza famiglie, attivisti, sostenitori, associazioni e movimenti. Per l’amministrazione Basile presenti gli assessori Luana Cannata e Francesco Gallo, ci sono poi i segretari generali Cgil e Uil Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi, molti ex consiglieri comunali (da Alessandro Russo a Cristina Cannistrà), alcuni deputati, ma lo Stretto Pride ha solo il colore dei diritti che devono essere rivendicati in modo trasversale. Madrina dell’evento la drag Queen Doretta “Dieci anni fa tutto questo era impensabile. Il pride è l’orgoglio di essere se stessi contro ogni forma di violenza e di discriminazione”