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Il caso

Messina senz’acqua, FdI: “Città a secco ma l’Amam aiuta Taormina e Roccalumera”

venerdì 25 Agosto 2023

Da Giostra a Mortelle, passando per San Licandro, Ganzirri, Torre Faro, tutta la zona nord, peraltro in estate meta di vacanzieri e seconde case, è a secco da giorni. L’erogazione è a singhiozzo, poche ore, quando non manca del tutto.
Tre guasti in tre giorni, resi noti dall’Amam hanno causato disagi pesantissimi in tutta la zona nord aggravando una situazione che per tutta l’estate non è stata affatto ottimale.
L’Amam aveva annunciato erogazione ridotta ad inizio settimanaa causa dei continui cali di tensione elettrica agli impianti di captazione di Torrerossa e Bufardo, verificatisi per il maltempo sulla zona etnea, i serbatoi principali che alimentano la rete idrica di Messina non si sono riempiti a sufficienza, per consentire la regolare distribuzione”. Mercoledì 23 il secondo problema per “un intervento urgente ad una condotta idrica adduttrice che serve il centro città e la zona nord”. Ieri è toccato alla zona di Camaro. Niente acqua dall’Alcantara fino al 31 agosto. E insorge la città.

La presidente dell’Amam Loredana Bonasera spiega che i problemi sono legati alla vetustà delle reti idriche che dovrebbero essere oggetto d’interventi da ottobre (la gara è stata pubblicata a giugno), grazie ad un finanziamento da 21 milioni.
Mentre il Codacons annuncia proteste le famiglie a secco sono costrette a rifornirsi di bidoni e raggiungere le autobotti o a farsi bastare quel che arriva durante l’erogazione ridotta. Disagi che, in estate, diventano insopporbili.
E’ in questo quado che il consigliere comunale Dario Carbone (Fratelli d’Italia) si è posto un dubbio ed ha presentato accesso agli atti all’Amam ed al sindaco Federico Basile. Carbone si chiede infatti come mai, mentre Messina patisce carenza di acqua l’Amam ha inviato autobotti al Comune di Roccalumera e sono stati svolti dei lavori straordinari per la riattivazione di una condotta al fine di migliorare l’approvigionamento idrico di Taormina (comuni amministrati rispettivamente da Pippo Lombardo e Cateno De Luca).

I  messinesi soffrono da mesi la penuria d’acqua a causa dei disservizi di Amam con intere famiglie costrette a vivere in situazione di emergenza senza poter fare neanche una doccia se non con l’acqua in bottiglia- dichiara Dario Carbone– L’acqua viene erogata con il contagocce e per pochissime ore al giorno in gran parte della città. Ho presentato un accesso agli atti perché sono venuto a conoscenza di due distinti interventi in favore dei Comuni di Roccalumera e Taormina. Nel primo caso risultano alcuni viaggi di autobotti d’acqua dell’Amam ed ho chiesto di ricevere copia dei fogli di marcia e delle fatture pagate per questo servizio. Nel caso di Taormina addirittura sono stati eseguiti dei lavori di riattivazione di una vecchia conduttura al fine di migliorare l’approvvigionamento idrico del Comune di Taormina con l’installazione di un nuovo contatore. Vorrei conoscere l’entità di questi interventi e soprattutto se il Comune “agevolato” è in regola con i pagamenti pregressi dell’acqua erogata”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia si chiede in sintesi perché mai una città che deve fare i conti con il razionamento dell’acqua debba inviare autobotti ai comuni guidati da colleghi di partito di Federico Basile. Alle dichiarazioni di Carbone ha replicato il sindaco di Roccalumera Pippo Lombardo, spiegando di aver usato solo le autobotti perché l’acqua non proveniva da Messina e di essere in attesa delle fatture Amam per pagare. Il sindaco Basile invece spiega che per quanto riguarda Taormina c’è stata una sorta di “solidarietà dell’acqua”, così quanto ha avuto necessità Messina è stata aiutata e adesso si ricambia “tra comuni ci si aiuta. A Taormina diamo per alcuni giorni 5 litri di acqua al secondo provenienti da Fiumefreddo, una quantità che non intacca quella che arriva a Messina”.

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