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Mi candido a presidente della Regione anch’io… No tu no! Ma perché? Perché no!

sabato 26 Agosto 2017
palazzo d'orleans
Palazzo D'Orleans

A che siamo ? …Hai notizie?

Il fatto più incredibile, se non drammatico, è che queste domande non me le pongono i miei amici la sera davanti al mio mezzo pollo al Cerino d’oro, ma sempre più spesso i politici. Cioè quelli che ci dovrebbero dare la risposta!

Ecco, questo è lo specchio del momento.

Riassunto della situazione e fantasie in libertà…

A sinistra mi sembra che abbiano tutti le idee molto chiare. Soltanto che c’è un piccolo particolare, ognuno ha la sua personalissima idea, e quindi si ritrovano con una decina, almeno, di idee molto chiare. Bene. Partiamo da chi comanda e dà le carte.

Un solo nome.

Leoluca Orlando. Al Sindaco di Palermo la sinistra ed il centrosinistra hanno, già dalle ultime comunali, consegnato le chiavi della città e adesso della regione. Orlando di suo la politica ce l’ha dentro come Messi il football, e si ritrova spesso in squadra a giocare con compagni di altra categoria.

Quindi non si capiscono, e potrebbe succedere che tra qualche giorno, alla vecchia maniera, il buon Leoluca si levi le scarpe e dica “io questa partita non la gioco più!”

Il suo candidato è il rettore di Palermo Micari. Gradito a Cardinale, Faraone e Alfano. La sinistra sinistra su Alfano dice un no grande quanto una Piramide (…capisci a me…) e Crocetta, che da tempo ha archiviato la pratica Micari, è già in campagna elettorale per la sua ricandidatura.

Il Governatore uscente e tuttora in carica, dice che né Renzi né altri autorevoli esponenti del Pd gli hanno mai detto di non candidarsi, e lui è candidassimo, anzi, riporto le sue parole “Non ho nessuna intenzione di ritirare la mia candidatura e corro per vincere”.

Gira voce di una proposta di primarie domenica 17 settembre alle quali molti dirigenti Pd si dicono disponibili, altri la ritengono poco praticabile.

Adesso, il prossimo lunedì il segretario regionale Dem Fausto Raciti, con l’autorevolezza e la fermezza che lo contraddistinguono, ha convocato la segreteria regionale insieme ai parlamentari. Peccato che non è un organo decisionale. A norma di statuto gli unici organi decisionali sono la direzione regionale e l’assemblea regionale. Quindi? Vediamoci, cari compagni (ma si può dire ancora? boh… ) …parliamoci addosso… ma per carità, non facciamo che a qualcuno venga in mente di prendere decisioni…

Che succederà?

Riuscirà Leoluca Orlando a “rinnovare” il Pd creando il partito dei territori, come fece a suo tempo con la Rete “rinnovando” la Dc ?

Il centrodestra… parliamone.

Anche qui mi piace partire da chi comanda, da chi possiede la palla. Mister Berlusconi. Le decisioni si prendono ad Arcore.

Ad oggi abbiamo Nello Musumeci da Catania, eterno candidato e Gaetano Armao da Palermo avvocato, il preferito di Berlusconi. Quest’ultimo ha capito che vincere in Sicilia è fondamentale per le nazionali di marzo, ma gli serve avere un presidente di riferimento e non un governatore che non ha interesse a seguire discipline di partito.

Però ho la sensazione che nelle prossime ore coloro che hanno peso politico ed elettorale, vedi Pogliese, Genovese, Romano, Dalì, Catanoso, Cuffaro, Micciché, Castiglione, Cascio, per dirne alcuni e qualche big dell’imprenditoria troveranno un punto d’incontro.

Gli altri si sono persi per strada, da recuperare per un assessorato e qualche buona lista, perché uniti si vince.

Anche qui il balletto dei centristi… Chi li vuole e chi li rifiuta.

Devo dirvi che questa cosa la trovo particolarmente pelosa. Ma Alfano e D’Alia sono così sporchi, brutti e cattivi a seconda della latitudine? Cioè a Milano o nel Veneto o in Liguria possiamo governare insieme e in Sicilia No?

Infine i cinquestelle. Incredibile ma vero, questi non solo hanno il candidato ma, a differenza degli altri, ne hanno solo uno. Loro hanno rispettato tempi e procedure, quelle loro ovviamente. Ma hanno il candidato senza se e senza ma… Giancarlo Cancelleri. Sorridente e simpatico. Gira la Sicilia, inizialmente sembrava più dirompente, adesso non si sente  più come prima.

Che succede ai grillini? Hanno esaurito le cartucce? Le tengono da parte per lo sprint finale?

Aspettiamo con serio interesse proposte diverse e innovative per il risveglio dell’economia siciliana, per la creazione di posti di lavoro, per i tagli alla spesa pubblica superflua, per la sburocratizzazione, per investimenti importanti nel turismo e nelle produzioni tipiche, contro l’abusivismo e il malaffare… insomma siamo lì ad aspettare.

Sono certo che da qualche parte leggerò e ascolterò programmi con date, tempi e risorse su questi temi e altri… E intendiamoci amici cinquestelle queste cose le avete dette Voi… quindi la mia… la nostra aspettativa è sincera e speranzosa… Però ciò che è detto…

Questa è ad oggi la situazione.

In poco più di due mesi centrosinistra e centrodestra dovranno: superare i tanti veti sulle persone, trovare i candidati, definire le coalizioni, avere uno straccio di programma presentabile, depositare i simboli, fare le liste, fare campagna elettorale e trovare i voti, provare a vincere contro i cinquestelle.

Missione impossibile? Fatti loro.

Io vorrei andare a votare.

Perché, credetemi, noi tutti…sempre…dovremo difendere il nostro diritto di votare, ma il fatto che più mi fa incazzare e che costoro ce la stanno mettendo tutta per toglierci anche la voglia di votare.

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