“Io tremo all’idea di una ennesima chiusura. Mi vengono i brividi al pensiero di dover andare incontro ad un nuovo lockdown. Non ce lo possiamo permettere e spero vivamente che non succeda. Sono tutti terrorizzati più dalla chiusura che dal covid“.
Queste le dichiarazioni di Gianfranco Miccichè durante la cerimonia del ventaglio a Palazzo dei Normanni. Il presidente dell’Ars ha anche snocciolato i dati della fondazione Federico II in merito agli incassi rispetto all’anno scorso.
“Se non si risolve questo problema, il numero di aziende che chiuderanno sarà troppo alto – sottolinea -. Ciò che è successo alla Fondazione e ciò che sta succedendo in tutte le aziende siciliane”.
E, puntando il dito contro l’esecutivo romano, il presidente dell’Ars evidenzia che:”noi sapevamo che il premier Conte stava commettendo un errore chiudendo anche la Sicilia. La nostra regione è una Isola. Bastava chiudere lo stretto. Questo danno ci è costato nove miliardi di euro. Io non voglio essere anglosassone, ma ragionare ad una nuova chiusura è obbligatorio”.
Il presidente dell’Ars lancia messaggi criptici al governatore Musumeci che da giorni intima una nuova chiusura: “Prego che il presidente della Regione faccia un’importante analisi in merito al fatto”.
A seguire, il presidente dell’Ars analizza i dati delle attività a Palazzo dei Normanni: “Mi complimento con tutti e ringrazio tutti. L’assemblea ha fatto un ottimo lavoro al di là di tutti i problemi dell’anno”.
“Abbiamo avuto un notevole aumento delle leggi approvate nell’ultimo anno. La maggior parte delle quali di origine parlamentare. Quelli governativi sono stati quelli di carattere economico. Abbiamo anche innalzato la qualità dei provvedimenti adottati – ha aggiunto Miccichè, lamentando – “le lunghezze temporali per la conclusione del concorso alle ultime battute per fare assunzioni all’Ars”.