Michele Mignani è il nuovo allenatore del Palermo. Termina così nel peggiore dei modi la storia tra il club di viale del Fante ed Eugenio Corini (CLICCA QUI), che nelle scorse ore ha lasciato in macchina il centro sportivo di Torretta.
“Il Palermo FC comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della Prima Squadra a Michele Mignani. Il tecnico sarà presentato in conferenza stampa nella giornata di venerdì. A Mignani il benvenuto a Palermo da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero“. Così, tramite una nota ufficiale, la società ha ufficializzato l’ingaggio dell’ex Bari.
Il testimone passa adesso nelle mani di Mignani, al quale spetterà una vera e propria “mission impossible“: portare a termine il cammino dei playoff e riaccendere l’entusiasmo della piazza e all’interno dello spogliatoio. Il nome del tecnico era circolato già nella giornata di ieri ma il pressing su Grosso ha preso il sopravvento, spazzando via tutti gli altri possibili profili. Oggi il duello all’ultimo sangue tra Mignani e Alvini. Sondati entrambi i terreni, il City Group alla fine avrebbe puntato il dito proprio verso il primo. Risolto il contratto che lo legava ancora al club pugliese, la strada è stata poi tutta in discesa fino all’ufficialità.
Genovese classe ’72, è stato uno degli allenatori più apprezzati della passata stagione in B. Portabandiera del Bari fino allo scorso ottobre, ha preso per mano i galletti trascinandoli dalla Lega Pro fino alla cadetteria, sfiorando la serie A, persa all’ultimo secondo nella finale playoff contro l’inarrestabile Cagliari di Ranieri. Il suo esonero, giunto dopo un avvio di stagione zoppicante, conseguente a un mercato disastroso e una preparazione mal gestita, ha lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi biancorossi. Altre importanti esperienze nel proprio palmares sono Modena, Siena e Olbia.
Nessuna grande novità dovrebbe arrivare dall’undici titolare. Il 4-3-3, flessibile all’occorrenza in un 4-3-1-2, è il modulo prediletto. Indispensabile per il suo gioco l’impiego di un trequartista capace di donare maggiore velocità e qualità alla manovra offensiva. Qualora Di Francesco e Di Mariano dovessero essere confermati titolari, potrebbero avvicinarsi ulteriormente a Brunori, fungendo da supporto alle spalle, permettendo al bomber italo-brasiliano di vedere la porta con maggior frequenza. Resta da capire se il neo-tecnico punterà su uomini al momento relegati in panchina, rispolverando qualche talento dimenticato o offuscato, o se perseguirà la strada già tracciata, in continuità con quanto visto negli ultimi mesi. Mignani del resto ha sempre avuto un occhio di riguardo per giovani promesse come Traorè o Desplanche e, in tal senso, non meraviglierebbe qualche piccolo cambiamento. Le incognite più grosse saranno certamente legate al centrocampo. Stulac tornerà il regista dei tempi ormai remoti? Henderson, Coulibaly e Vasic troveranno uno spazio più definito nel nuovo progetto? Segre e Gomes rimarranno i punti fermi in mezzo al campo o rischiano di essere spodestati?
Il tempo scorre veloce e Mignani avrà pochissimo tempo per prendere familiarità con la squadra e la piazza. Già sabato pomeriggio, contro la Sampdoria, lo attende il grande debutto al Barbera. I tifosi rosanero sono pronti ad accogliere nel migliore dei modi il nuovo tecnico e fremono nel vederlo all’opera. Le aspettative sono già altissime e il neo-arrivato dovrà necessariamente dare la giusta scossa a una squadra che a oggi ha dimostrato poco carattere e scarsa capacità di reazione, lasciandosi trascinare in balia delle avversità.