“Palermo è periodicamente piena di rifiuti nelle strade, l’asfalto colabrodo in molte zone causa pericoli per la viabilità, le scuole sono al freddo ed i cimiteri al collasso, però il sindaco Orlando dalle colonne de IlGiornale.it riesce a dichiarare: ‘Grazie ai migranti Palermo è la città più sicura d’Italia’. I tantissimi palermitani esasperati dalla sua cattiva amministrazione, intervistati, risponderebbero: Grazie al sindaco Orlando Palermo è la città più invivibile d’Italia”. Così Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale enti locali del partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ed Elio Ficarra, consigliere leghista e responsabile provinciale enti locali, in riferimento alle dichiarazioni del primo cittadino palermitano contenute nell’articolo pubblicato dal quotidiano milanese.
“Fotografato accanto all’ambasciatore in Italia del Pakistan, S.E. Nadeem Riyaz – riferiscono Gelarda e Ficarra – il sindaco di Palermo commenta i dati del report Istat sulla sicurezza nella quinta città d’Italia. Orlando prima snocciola le cifre, che rivelano una diminuzione di reati come omicidi, furti in abitazione, scippi e rapine, e poi li accosta al tema dell’accoglienza dei migranti. In alcuni passaggi dell’articolo, il sindaco dice testualmente: ‘Se oggi siamo una città turistica lo dobbiamo all’accoglienza dei migranti’. E ancora: ‘A chi mi chiede quanti migranti ci sono a Palermo io rispondo zero: chi sta in città è palermitano. Non esistono migranti ma cittadini’ “.
“Orlando – commentano gli esponenti della Lega – esercitandosi ormai da tempo in una personalissima lotta mediatica col ministro Salvini non perde occasione di concentrarsi sui diritti dei cittadini di tutto il mondo, tranne che sui problemi dei cittadini di Palermo. Ci sono quartieri dove la gente vive praticamente ai limiti della povertà e il sindaco parla sempre dei migranti. Se oggi c’è una diminuzione dei reati a Palermo si deve all’azione incessante delle forze dell’ordine e al merito del ministro dell’Interno, non certo ai vaniloqui di un sindaco che non si occupa dei suoi cittadini”.
A Palermo, intanto, continuano i gazebo del “No Orlando day” promossi dalla Lega per chiedere le dimissioni del primo cittadino. “In poco tempo – concludono Gelarda e Ficarra – abbiamo già raccolto oltre 2 mila firme fra la città e alcuni comuni dell’area metropolitana. I cittadini sono stanchi ed esasperati, ci chiedono a gran voce: liberiamo Palermo”.