Sono 258 i migranti sbarcati durante la notte a Lampedusa dove le motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza, ma anche l’Ong Aurora e la nave Diciotti hanno soccorso 4 imbarcazioni. Due i barconi, entrambi salpati da Zawiya, in Libia, carichi di migranti: a bordo c’erano 116 persone e 118 (Traloro 9 donne e 2 minori nel primo e 34 donne e 22 minori nel secondo), tra libici, pakistani, siriani, egiziani, eritrei, etiopi, sudanesi e somali. Intercettati anche 2 barchini con 9 e 15 tra tunisini, siriani e senegalesi. I 15 hanno riferito di essere partiti da Mahdia, in Tunisia.
Tutti dopo un primo triage sanitario effettuato a molo Favarolo sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola. Nell’hotspot ci sono 749 ospiti, dopo l’arrivo durante la notte di 258 persone.
Su disposizione della prefettura di Agrigento, per la mattinata è previsto il trasferimento di 280 migranti che verranno imbarcati sul traghetto di linea Sansovino che giungerà in serata a Porto Empedocle.
L’ufficio territoriale del governo sta inoltre pianificando, probabilmente per la serata, altri spostamenti.
AGGIORNAMENTI
Aggiornamento ore 09:00 – Altri 69 migranti sono sbarcati a Lampedusa, arrivati su due barchini, con a bordo 46 e 23 tra bengalesi, pakistani, egiziani, sudanesi, nigeriani e siriani.E’ stata la motovedetta G212 della Guardia di finanza a soccorrerli. I due gruppi hanno riferito di essere salpati da Al Zawiya in Libia, pagando 5mila dollari a testa per la traversata. I pattugliamenti al largo di Lampedusa vanno avanti perché sono arrivate ulteriori segnalazioni di barchini in viaggio.
Aggiornamento ore 09:43 – Una coppia di bolognesi ultra 70enni ha salvato una barca di profughi del Burkina Faso al largo dell’isola di Lampedusa. La vicenda è riportata dal Resto del Carlino. La coppia, che ogni anno trascorre le vacanze nell’isola siciliana, stava pescando con un amico a bordo della propria barca quando ha visto un giovane uomo arrivare a nuoto.
“Il nostro amico ci ha detto che aveva visto i delfini – raccontano – ma ci è sembrato strano, perché in quel tratto non ci sono”. La coppia, che si trovava a 42 miglia dalla terra ferma, ha issato a bordo il nuotatore che ha subito segnalato la presenza di un compagno – soccorso poco dopo – e della loro imbarcazione. A poca distanza, infatti, la coppia ha trovato un piccolo gozzo, verniciato di scuro, con a bordo altri 25 migranti, tutti del Paese africano. “Quando ci hanno visti – ricorda la coppia- si sono messi a cantare”.
I migranti, tra cui donne e bambini, erano salpati 5 giorni prima da Sfax, in Tunisia. A bordo alla partenza avevano una tannica di benzina, un po’ acqua e cibo, che erano finiti quasi subito. “A prua c’era una giovane mamma che il giorno prima aveva visto morire i suoi due figli di due mesi e di un anno e mezzo. Li aveva dovuti lasciare scivolare in mare”, racconta la coppia senza riuscire a trattenere la commozione.
“Per arrivare in vista dell’isola ci abbiamo messo 7 ore – aggiungono – A quattro miglia dalla costa abbiamo chiamato il comandante di una motovedetta che conosciamo e ci è venuto ad aiutare. I migranti sono saliti a bordo della sua imbarcazione che li ha portati in porto. Quello che è capitato, purtroppo, per tanti migranti è la quotidianità”.
Aggiornamento ore 14:02 – Novantuno migranti, partiti con due imbarcazioni da Sabratha e Zuara, in Libia, sono sbarcati a Lampedusa dopo essere stati soccorsi dalla motovedetta V1300 della Guardia di finanza. A bordo del primo c’erano 65 persone (egiziani, siriani, pakistani, eritrei ed etiopi), compreso un minore non accompagnato; sul secondo erano in 26 tra siriani e nigeriani. I due gruppi sono stati portati all’hospot di contrada Imbriacola dove, dopo il trasferimento di 280 ospiti con il traghetto per Porto Empedocle, erano rimasti in 518. Adesso, con i nuovi arrivi, ci sono 609 migranti.