La procura di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) ha aperto un’inchiesta sulla morte di Aurelio Visalli, il sottuffuciale di 40 anni, annegato in mare dopo aver salvato un ragazzino che si era gettato in acqua ieri a Milazzo (ME) pur essendoci onde alte 7 metri.
La procura vuole accertare se al momento del soccorso i militari della Capitaneria erano dotati di tutta l’attrezzatura necessaria. Intanto il corpo del sottuffuciale che si trovava ancora in Capitaneria a Milazzo è stato trasportato al Comune dove è stata allestita una camera ardente per far dare l’ultimo saluto ai colleghi e cittadini.
Uno dei ragazzi soccorsi
“Sono sano e salvo . mentre facevo le capriole in spiaggia, a me al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me…Cazzate“. Lo ha scritto su Facebook uno dei due ragazzini soccorsi in mare dal militare della Guardia Costiera annegato nel salvataggio.
Il post, in cui l’adolescente nega addirittura l’episodio, è stato poi cancellato da FB. Sui social c’è anche un video di uno dei due ragazzi che racconta di essere stato travolto e portato in mare aperto da un’ondata e di essersi salvato da solo riuscendo a tornare a riva.
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