Ferma condanna per le minacce mafiose rivolte al cronista di Repubblica, Salvo Palazzolo, viene espressa dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“Con coraggio e dedizione, Palazzolo – dice Schifani – porta avanti il suo impegno nel raccontare la verità e nel denunciare le trame criminali che tentano di infiltrarsi nella nostra società. A nome personale e di tutto il governo siciliano, desidero esprimere la piena solidarietà e vicinanza a Palazzolo, assicurandogli il nostro sostegno incondizionato. Minacciare un giornalista significa minacciare la libertà di stampa e la democrazia, valori fondamentali che non possono e non devono essere scalfiti da chi agisce nell’ombra dell’illegalità”.
Il presidente della Regione manifesta, inoltre, l’apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine, che hanno prontamente disposto misure di protezione per garantire la sicurezza del cronista. “La lotta alla mafia – conclude Schifani – resta una priorità assoluta e dobbiamo essere uniti, come istituzioni e cittadini, per respingere ogni forma di intimidazione e affermare i principi di giustizia e legalità. A Palazzolo va il nostro grazie per il coraggio e la determinazione con cui svolge la sua professione: non sarà lasciato solo in questa battaglia per la verità e la libertà”.
Assegnata la scorta al giornalista Salvo Palazzolo, inviato di Repubblica, minacciato dalla mafia. Lo ha deciso il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Palermo Massimo Mariani. Palazzolo è stato informato dalla squadra mobile di essere oggetto di “gravi ostilità” per le sue inchieste sulla scarcerazione di boss coinvolti in stragi e omicidi e sulla concessione di permessi premio a personaggi che scontano pesanti condanne.