“Il Papa tace sui preti che rendono ridicolo il Vangelo“, scrive Alessandro Minutella, ex sacerdote della chiesa di San Giovanni Bosco a Romagnolo, scomunicato nelle scorse settimane per eresia e scisma, in occasione nel giorno dalla sua ordinazione sacerdotale, giunto al 19esimo anno.
Il bersaglio è ancora una volta il Papa: “Io – dice don Minutella in un videomessaggio postato nel giorno di Santo Stefano – piccolo prete insignificante, cresciuto in una famiglia povera, sacerdote di periferia, non ho paura di Lei e dell’esercizio fuori misura che esercita. Non ho paura di lei. Sapevo che avrei smascherato la sua misericordia falsa. Toccando il mio sacerdozio mi ha fatto diventare leader della resistenza cattolica. E’ come se lei mi avesse ucciso. Oggi sono davanti a lei il prete più libero che ci sia. Dica che lei non è il Papa e che il suo scopo è quello di distruggere la Chiesa su ordine dei poteri forti del mondo. Lo dica se ha veramente coraggio. Io, scomunicato e sospeso, ho la gioia di difendere lo spirito cattolico“.
Minutella ne ha anche per l’arcivescovo di Palermo, che definisce “eretico burattino, povero uomo incapace”, dopo avere detto più volte di essere in contatto con la Madonna, era anche stato richiamato al silenzio e all’obbedienza dal Vescovo ma la sua risposta è stata una messa-show in diretta Facebook. Era poi stato allontanato formalmente dalla sua parrocchia, m diede vita a una comunità separata.