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Mentre a Palermo si discute di attivare la Ztl notturna, h24, basta fare una passeggiata, lungo le vie del centro storico più grande d’Europa, non dimenticando le periferie, per rendersi conto che qualcosa sembra non funzionare, nonostante tutti i provvedimenti che, a questo punto, sembrano tornare utili solo all’Amministrazione attiva, in quanto i cittadini non hanno benefici a riguardo, o almeno così sembra.
“Il nostro patrimonio monumentale viene trattato con sufficienza dai nostri amministratori, come se non avesse bisogno di cure continue e di controlli per evitare danneggiamenti“, affermano dall’associazione Comitati civici Palermo.
Basta scorrere le immagini catturate in questi ultimi giorni di un autunno che tarda a venire, con la città ancora invasa dai turisti, per individuare alcune delle criticità più ricorrenti.
“Ai piedi della fontana di piazza Pretoria esiste il divieto di sedersi sui fragili e preziosi marmi, danneggiati dal calcare e dall’usura del tempo, eppure quotidianamente vediamo intere scolaresche o turisti appollaiati sulle balaustre, mentre i vigili non ce la fanno a fare i dovuti controlli per fare rispettare il sacrosanto divieto. E poi lungo il percorso arabo normanno vediamo i turisti destreggiarsi fra materassi abbandonati sui marciapiedi, a pochi passi dal Palazzo Reale. E poi che dire di piazza Bellini? Ai piedi della chiesa di San Cataldo c’è una testimonianza delle antiche mura fenicie, un raro reperto che viene costantemente sommerso dai poveri stracci e dalle masserie di qualche clochard che ha eletto a rifugio questo anfratto monumentale. Di fronte c’è una postazione di bike sharing trasformata in discarica a cielo aperto, proprio sotto le finestre del palazzo Pretorio, sede istituzionale del sindaco“, aggiungono i Comitati civici.
“Pochi passi nel cuore monumentale di Palermo e si staglia un’edicola, abbandonata da tempo davanti alla splendida chiesa di San Giuseppe dei Teatini, utilizzata come deposito rifiuti. Ed accanto a questo spettacolo i venditori di caldarroste, con le bancarelle piazzate al centro della strada, con tanto fumo che sicuramente non giova alle fontane monumentali dei Quattro Canti, già coperte da una nera patina di smog. A proposito di smog e automobili, andando in giro per il centro storico vediamo le zone pedonali invase dalle auto, incuranti dei divieti e posteggiate a ridosso di Porta Nuova, accanto all’abside della Cattedrale a piazzetta Sett’Angeli, oppure quasi addosso alla teca di vetro che protegge i mosaici risalenti al primo secolo dopo Cristo, sempre in barba ai divieti. E poi posteggi selvaggi in via Matteo Bonello, piazza San Francesco d’Assisi, piazza Bologni. Auto sempre ed ovunque in una città che disprezza i monumenti e calpesta ogni regola“, concludono dall’associazione.