In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a partecipare alla liturgia “Morire di Speranza”, organizzata insieme all’Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Catania con il coinvolgimento cella Comunità srilankese e di altre realtà impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro Paesi.
A Catania, presso la Chiesa di Santa Chiara in via Garibaldi 89, sabato 21 giugno alle ore 19.00, verranno ricordate le oltre 70mila persone morte dal 1990 a oggi nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa. Negli ultimi cinque anni, tra coloro che sono morti e dispersi, oltre il 38% sono donne e bambini. Negli ultimi due anni, in particolare, nonostante gli sbarchi siano diminuiti le morti sono percentualmente cresciute in relazione al numero degli arrivi. Una tragedia dai costi umani elevatissimi che deve scuotere la coscienza dell’Europa e spingerla a ripristinare missioni di salvataggio in mare e aprire vie legali e sicure, sul modello dei corridoi umanitari.
Durante la Liturgia, che sarà presieduta da mons. Vincenzo Branchina (Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania), verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria.