Per i cittadini e i commercianti che si trovano, loro malgrado, all’interno della Ztl si prospetta tortuosa la strada per i ricorsi relativi alle multe che hanno preso.
A seguito di un incontro con il “comitato multati Ztl”, il sindaco Leoluca Orlando ha spiegato le modalità, non semplici, che devono seguire i cittadini multati per il ricorso che deve essere presentato “al Prefetto per il tramite del Comando della polizia municipale per tutti i verbali notificati dopo il rinnovo del pass, chiedendo che si prenda atto dell’orientamento giurisprudenziale che esonera dal pagamento delle contravvenzioni notificate dopo il rinnovo dello stesso”.
“Non si può chiedere, quindi, nessun condono e nessuna sanatoria – ha spiegato Orlando – per coloro che erano in difetto per assicurazione e tassa di circolazione non c’è niente da fare, per i disabili che non hanno fatto il rinnovo del pass, siccome hanno diritto all’accesso, devono presentare il “pass disabili” valido, indicando la targa dell’auto da inserire nella lista bianca. Per coloro, invece, che hanno fatto accesso alla Ztl con il pass scaduto devono pagare la contravvenzione notificata, se dopo la notifica della prima contravvenzione hanno regolarizzato il pagamento, la notifica della seconda può essere considerata non operativa”.
Ma sussistono di fatto due problemi che riguardano lo scarto orario di accesso alla Ztl, di cui non esiste “giurisprudenza” come ha affermato il Sindaco, e l’altro è relativo ai residenti e commercianti “per chi ritiene che ci sia uno scarto minimo orario di 2 – 3 minuti, che l’attuale legislazione sembra non prevedere, deve fare sempre ricorso alla prefettura tramite il Comando della polizia municipale che in questo caso non esprimerà parere che chiederà, invece, al Ministero competente delle infrastrutture e trasporti”.
Invece, “per i residenti e commercianti che hanno fatto ingresso e uscita dalla Ztl per un numero elevato di volte in pochi giorni, con la conseguente notifica di 30-40 contravvenzioni, o in questo caso l’interessato chiede di avvalersi di una normativa precedente e quindi le paga e per quanto riguarda il secondo rinnovo si procede all’annullamento, o se ritiene, invece, di dover porre un problema lo può fare, perché purtroppo su questo non abbiamo giurisprudenza, anche in questo – ha concluso Orlando parlando con gli automobilisti – i cittadini coinvolti presenteranno ricorso alla Prefettura attraverso il Comando della polizia municipale che non esprimerà parere a tal proposito”.