“Stefano ci ha lasciato!”. E’ tramite social che arriva la notizia della scomparsa dello storico batterista dei Pooh Stefano D’Orazio. Anche lui vittima del Covid-19.
“Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato – spiega l’amico e collega Roby Facchinetti su Facebook -. Oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi la terribile notizia”.
“E’ stato Ucciso dal Covid, devastante saperlo morire da solo“, aggiunge il chitarrista Dodi Battaglia.
“Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre”, si legge nel post firmato insieme dagli altri componenti del gruppo, Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli.
LA CARRIERA
Stefano D’Orazio, oltre ad essere uno dei migliori batteristi italiani, era anche un polistrumentista, compositore, autore e scrittore.
Nato a Roma il 12 settembre 1948, muove i primi passi da batterista nei The Kings, poi The Sunshines e, da quel momento, una serie di incontri lo portano alla sua storica band.
Nel ’71, infatti, sostituisce Valerio Negrini che “voleva lasciare il gruppo perché era stanco di fare lo zingaro”, ma lui racconta anche che “ero un po’ perplesso, facevo underground, ero capellone, ma poi scoprii che ci davano davvero dentro”.
Ha suonato con i Pooh per quasi quarant’anni, dal 1971 al 2009, e poi tra il 2015 e il 2016, quando il gruppo ha dato l’addio ai fan.
Negli anni di pausa dalla band Stefano non si era di certo fermato, anzi aveva dato una svolta alla sua carriera. Dopo anni di successi con il gruppo, infatti, si dedica ai musical.
Con “Aladdin“, “Pinocchio“, “Mamma mia!” e “W Zorro“, Stefano D’Orazio diede gioia a grandi e piccoli nei più grandi teatri italiani.
“Dopo 40 anni di lavoro volevo divertirmi. Mi rendevo conto dell’improbabilità di avere nuovamente successo. E invece sono arrivati i musical, il libro. Riempire una nuova agenda è stato un attimo“, dichiarò il musicista.
Tra il 2015 e il 2016, risale sul palco con i Pooh per la reunion nel cinquantennale della carriera e per dare l’ultimo abbraccio ai fan.
Lo scorso marzo, durante l’emergenza Coronavirus, scrisse per Roby Facchinetti il testo di “Rinascerò rinascerai“. Il brano era stato dedicato a Bergamo, una delle città più colpite dal virus, stesso virus che l’ha portato via dalle scene.
Addio Stefano!