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Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha consegnato questa mattina a Taormina i lavori di sistemazione e messa a norma della scalinata di accesso al Castello di Monte Tauro. Il sito archeologico si avvicina alla riapertura dopo 25 anni e il passaggio fondamentale per arrivare a questo momento, previsto in estate, è proprio l’imminente avvio delle opere di riqualificazione del percorso pedonale che porta al Castello, unico accesso esistente al sito archeologico. Le opere affidate alla ditta incaricata (la Fox Srl di Gioiosa Marea) sono state finanziate dalla struttura contro il Dissesto Idrogeologico di cui è commissario Musumeci e diretta da Maurizio Croce.
Nell’occasione erano presenti oltre al governatore e a Croce, il direttore del Parco di Naxos-Taormina, Gabriella Tigano, il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, il gestore del Castello di Taormina, l’editore de ilSicilia.it Maurizio Scaglione (concessionario con la società Centomedia & Lode), Agatino Sidoti (direttore del SSR – Corpo Forestale di Messina) ed il direttore dei lavori, l’ing. Carmelo Mariola Casella (consulente della struttura contro il Dissesto Idrogeologico e presidente del Centro Studi Ricerche Sicilia di Patti). Presenti anche i sindaci di Giardini (Giorgio Stracuzzi), Castelmola (Orlando Russo), e Gaggi (Giuseppe Cundari).
“L’intervento che stiamo compiendo – ha detto Musumeci – consentirà l’esecuzione di lavori per circa 145 mila euro, verrà rifatta la scala, sarà messo in sicurezza il costone e consentiremo ai visitatori di poter accedere al sito archeologico nel miglior modo possibile. Ci sono voluti 25 anni per arrivare a questa svolta, che noi abbiamo reso possibile con questo iter in poco tempo, e ora bisogna fare in fretta per garantire così la fruizione del castello, che verrà riaperto questa estate. Abbiamo la necessità di fare questi lavori nel più breve tempo possibile. Sono convinto che in 100 giorni riusciremo a completare le opere. Gli impegni saranno mantenuti”.
“E’ in itinere – ha aggiunto Musumeci – un bando da 5 milioni per consentire ai comuni e ai proprietari dei castelli dell’isola di poter partecipare e cofinanziare i nuovi impianti di illuminazione esterna di manieri, torri, castelli o palazzi che abbiano queste caratteristiche. Riteniamo che l’illuminazione artistica di un monumento possa essere uno degli elementi in grado di valorizzare quei beni che a volte può rimanere fuori dai circuiti turistici cosiddetti ufficiali”.
La scalinata intagliata nella roccia che consente di raggiungerlo si trova, però, in condizioni assai precarie: un percorso privo dei minimi requisiti di sicurezza, così come a rischio, per la sua instabilità, è ormai ridotto il costone lungo il quale si snodano i gradoni in pietra. Ciò ha portato, diversi anni fa, alla chiusura dell’antica fortezza, che adesso verrà restituita alla piena fruibilità, consentendo ai visitatori di poter accedere ad un sito dal grande valore storico.
Casteltauro è stato affidato nel 2019 in gestione alla società Centomedia & Lode che si è aggiudicata la procedura di pubblica evidenza indetta dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, con l’autorizzazione del Dipartimento Regionale Beni Culturali. Le condizioni di estrema precarietà della scalinata e di conseguente pericolosità della relativa (unica) area di accesso al castello hanno rappresentato sinora una problematica che sembrava insormontabile.
L’ente gestore del Castello, con iniziativa del concessionario Maurizio Scaglione, ha donato al Comune di Taormina il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza della scalinata e dell’intera area di cui ha la titolarità il Comune di Taormina, venendo così incontro alle difficoltà dell’ente locale per la progettazione ed il reperimento delle risorse occorrenti che sono state ottenute dalla casa municipale nell’ambito di un iter a cura della struttura contro il Dissesto Idrogeologico della Regione Siciliana.
L’intervento sulle pareti rocciose – con operazioni di disgaggio e posizionamento di reti – servirà a scongiurare il pericolo di caduta massi sul tracciato che porta all’ingresso del castello e lungo il quale sarà collocata una ringhiera in acciaio corten.
La cordolatura sarà realizzata con pietrame locale. E per consentire l’organizzazione di visite guidate anche nelle ore notturne, è previsto il potenziamento dell’impianto di illuminazione con l’installazione di nove piloni: il loro fascio di luce, oltre a rendere più agevole il camminamento, regalerà ulteriore magia a un luogo simbolo di Taormina.