“Il mio Governo è quello della semina, è quello che deve consentire alla Regione un passaggio da una situazione di emergenza a una di normalità. Per farlo, serve un aiuto di tutti, al di là delle maggioranze, che non ci sono, e al di là delle opposizioni. Apertamente, senza inciuci e accordi sottobanco, ognuno è libero di votare: vota no apertamente, vota sì apertamente”.
Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, incontrando i giornalisti.
“Quando sono stato eletto per la prima volta presidente della Provincia di Catania, la terza più grande del Mezzogiorno, non avevo maggioranza e per cinque anni sono andato in Aula, affrontando il giudizio dell’Assemblea. Il risultato è stato che la mia è stata l’amministrazione provinciale con il più alto indice di gradimento”.
“Centinaia di amministrazioni comunali, in Sicilia – sottolinea il Governatore -, non hanno maggioranza. Dipende dall’approccio che l’opposizione intende avere nei confronti del Governo”. Io – aggiunge – non ho mostrato nè iattanza nè arroganza, non sono un giacobino, un rivoluzionario, ho detto sin dall’inizio che non abbiamo i numeri. Questa è la settimana della Passione, qualcuno mi vorrebbe crocifisso, ma io guardo alla Domenica”.
“Aprile sarà il mese del confronto, con le prime significative riforme inserite nella legge di stabilità, un confronto aperto e leale con tutto il Parlamento, per le cose che dovremo correggere e integrare. Sono soddisfatto di questo primo quadrimestre di lavori, perchè abbiamo dato un colpo di acceleratore alla spesa europea, stiamo lavorando per potenziare i servizi amministrativi interni, abbiamo avviato le procedure sul fronte della Sanità in tema di stabilizzazione del personale e la ridefinizione del piano regionale ospedaliero“.
“Finalmente avremo un vero e proprio contratto di servizio con Trenitalia e il 6 aprile verranno i dirigenti Anas per presentare alcuni progetti e noi presenteremo le nostre richieste”.