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Nave Palermo-Cagliari ferma in porto, presunto caso di molestia a bordo

domenica 12 Marzo 2023

Nave che collega Palermo con Cagliari è ferma nel porto di Palermo. Sarebbe dovuta salpare per la Sardegna alle 9 di questa mattina. A bordo ci sono gli agenti della Mobile e la polizia Scientifica.

Sarebbe stata teatro di un presunto caso di molestie sessuali.  La vittima ha denunciato l’aggressione a bordo della nave. Ha raccontato di aver chiamato l’ex fidanzato dopo essere stata violentata da un componente dell’equipaggio della nave che da Cagliari la stava portando a Palermo. E di aver ripetuto la storia riferita all’ex agli addetti alla reception della nave.

Una vicenda che, però, non convince gli investigatori che finora non hanno trovato alcun riscontro alle parole della presunta vittima, una passeggera di 30 anni. La donna, visitata dai medici dopo la denuncia, non presenterebbe alcun segno di violenza e non ci sarebbero tracce di sue telefonate ad amici o ex fidanzati. Le indagini, coordinate dalla procura di Palermo e condotte dalla polizia, comunque non si fermano.

Dagli accertamenti sarebbe emerso intanto che la trentenne era sotto effetto di stupefacenti. La vicenda inizia questa mattina all’alba. Intorno alle cinque la presunta vittima lascia la cabina e va alla reception della nave per riferire quanto le sarebbe accaduto. Appena l’imbarcazione giunge in porto viene fatta scendere e viene sentita dalla polizia alla quale fa un sommario identikit dell’autore delle molestie, in una seconda versione divenute violenza sessuale: si tratta di un marittimo. La trentenne viene poi portata dai sanitari del 118 all’ospedale Policlinico per essere visitata. Il marittimo intanto viene identificato e sentito dagli agenti. Ai poliziotti racconta però una storia totalmente diversa.

L’uomo nega di aver abusato della trentenne pur ammettendo di essere entrato nella sua cabina. “Ho solo consegnato degli asciugamani“, dice alla polizia. L’ingresso del marittimo risulta comunque alla compagnia che è in grado di controllare l’accesso dell’equipaggio negli alloggi dei viaggiatori. “Abbiamo garantito la massina collaborazione alla polizia – dicono dalla compagnia – I fatti denunciati sono molto delicati e al vaglio della magistratura. Anche noi abbiamo iniziato un’inchiesta interna per accertare quanto successo“.

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