Carissimi
Quale Dio lo ha voluto?
In quale religione era scritto che l’uomo dovesse sopprimere il suo prossimo pur di far valere il proprio credo?
In quale previsione razionale nel XXI secolo si sarebbe dovuto ritornare alle guerre di campanile, esaltando in un contesto vocatosi da tempo alla globalizzazione, una miriade di realtà che valorizzino le differenze e non i minimi comuni multipli?
Come fa l’essere umano nel duemila ancora a non comprendere il valore della vita umana?
Come si può ancora oggi mettere il denaro e il profitto davanti alla stessa vita?
Sono tante domande, da qualche tempo sono le solite domande che purtroppo non vogliono avere risposte poiché queste evidenzierebbero lo scarso livello intellettivo verso cui il genere umano ormai si sta dirigendo.
Abbiamo lasciato alle spalle un secolo nel quale, malgrado le devastanti ferite di due guerre mondiali, l’uomo ha cercato di accrescere il proprio sapere, ha voluto il suffragio universale, ha effettuato le grandi invenzioni e scoperte, ha organizzato una istruzione che almeno fino agli anni sessanta si è basata su un rigore didattico e buoni maestri.
Oggi, anche i livelli dell’istruzione, i vagli meritocratici per valutare il sapere degli allievi, hanno allargato le maglie sacrificandole all’altare del “mandiamo avanti tutti, ci penserà chi verrà dopo a giudicarli”.
Siamo più informati (spesso di cazzate o fake news) grazie al proliferare dei media, ma di contro leggiamo poco e non siamo più educati alla verifica delle “fonti”. Ormai chiunque si crea un profilo non verificato si autoproclama “fonte” e inquina le notizie.
Più che la minaccia nucleare mi preoccupa lo spegnimento dei cervelli, poiché una volta delegato tutto all’intelligenza artificiale e i computer, questi saranno in grado di giocare meglio di noi lo “zero per” e finiranno per capire che in questa partita se giocata bene (secondo le regole), non vince nessuno e i computer sapranno giocarla bene, poiché sono costruiti su “regole” essendo programmati per svolgere operazioni.
Lo spegnimento dei cervelli è più pericoloso, poiché accade a qualunque livello e vocati come siamo ad affidarci a cretini o utili idioti ai vertici per poterci permettere nel frattempo di curare i nostri egoistici interessi e profitti, corriamo il rischio di far gestire a costoro situazioni più grandi loro per le quali non erano preparati e per le quali non trovano alcun manuale di istruzione in un vuoto cervello.
Saranno quindi i computer a governare il mondo e a “salvarci” in un mondo ingessato dalle regole o prevarranno i nuovi modelli di società ante-medievali dove la donna “burquata” viene usata quale fattrice prima di tornare a valere quanto una pecora?
Prevarrà un mondo dove scompariranno i barbieri (dove gli uomini avranno lunghi barboni) e dove tutto verrà delegato ad una “autorità morale” che detterà regole in ogni passo della vita quotidiana rifacendosi alla interpretazione di scritture millenarie?
Prevarrà un mondo dove tutto e tollerato e di conseguenza la libertà individuale sarà messa a rischio?
Alla base di qualunque credo sia religioso che scientifico non potrà non esserci il “valore della vita” umana, sconosciuto il quale tutto perde di senso. Con la morte finisce tutto (a questo mondo) e di gloria, ricchezza e patrimoni ne resteranno soltanto ossa (e neanche quelle se opteremo per la cremazione), in alcuni casi straordinari rimarranno opere del nostro intelletto o valore artistico se il nostro prossimo sarà in grado di custodirle in futuro, diversamente si dissolveranno come i nostri resti e quindi a che serve rimanere attaccati in vita a cose che non potremo portarci dietro? A preparare il terreno agevole per chi verrà dopo?
Poveri illusi, ciò che lascerete, dopo esser stato per voi oggetto di sacrifici per accumularlo, sarà oggetto di dolore per coloro che dovranno spartirselo e che non vi ringrazieranno mai per quanto ricevuto (in quanto considerato atto dovuto) e allora non ascoltate me, quando deciderete di fare in modo che i vostri eredi partano dalle stesse opportunità che avete avuto voi all’inizio, ma ascoltate un personaggio importante (Peter Sellers) che si divorò tutti i suoi guadagni e si scrisse come epitaffio “perché mettere soldi da parte, per essere un domani il più ricco del cimitero?”
Un abbraccio, Epruno.