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“Andare avanti e non arrendersi mai perché è necessario lottare e inseguire i propri sogni”.
È questo il motto di Michele Specchiale, l’unico deejay al mondo che suona con una protesi bionica.
“Più di 20 anni fa ho perso il braccio sinistro, ma non mi sono arreso. Dopo una settimana ho voltato pagina, ho continuato ad andare avanti senza mai mollare, anzi, più le cose sono difficili, più mi impegno per portarle a termine“, racconta il siciliano 44enne.
“Sono in possesso di una braccio bionico di ultima generazione. Attualmente sono l’unico in Italia che ha questa mano: la i-Limb Quantum titanium“.
La sua, infatti, è una protesi mioelettrica che funziona attraverso gli impulsi dei muscoli e che ha tante prese e tante strette per ogni necessità di cui uno ha bisogno poiché ha delle dita poliarticolate e uno ha il tocco touch per i dispositivi che lo richiedono.
“Sto cercando di studiarla – aggiunge – e di metterla in condizioni di poterla sfruttare al massimo ancor di più in consolle per poter suonare e curare la mia grande passione per la musica”.
La musica
Specchiale ha portato sempre avanti la sua passione tanto da diventare in arte “Dj Miky Bionic”.
“Suonavo il clarinetto in una banda e dopo l’incidente sono passato alla tromba, perché potevo suonarla con una mano sola, ma la tecnologia della mia protesi mi permette di usare la consolle da Dj”.
Michele è inoltre un Dj producer, ma quotidianamente è un programmatore di macchine a controllo numerico e lavora per l’azienda Pracal della famiglia Pinto.
“Ho un piccolo studio a casa, dove suono ogni giorno. Non ho sensibilità nelle dita che mi permetta di mixare con facilità ma provando e allenandomi mi sono perfezionato”.
Questo per far capire che: “Tutto si può fare e magari può aiutare gli altri che si abbattono e dicono che è impossibile, ma invece è possibile”.
Ma se gli dovreste chiedere se volesse tornare indietro e riavere il suo braccio Specchiale risponderà sempre: “No! Perché, non solo il braccio bionico mi ha cambiato la vita, ma mi ha anche permesso di conoscere mia moglie, con la quale ho avuto due figlie”, e lo stesso è per Daniela Vegliante che è sempre al suo fianco.
La famiglia bionica
Al Centro Protesi Inail di Budrio Michele, infatti, ha conosciuto la moglie Daniela, giovane diversamente abile di Padula che ha perso entrambe le gambe da ragazza a causa di un incidente stradale. “La sorte ha voluto farci incontrare e innamorare”, e da allora non si sono più separati.
“Daniela è la mia guerriera. Ha affrontato due gravidanze con le protesi senza mai levarle, e l’ha fatto a testa alta, senza mai un momento di stanchezza concludendole entrambe con un parto naturale”, racconta.
“Siamo la prima e più giovane coppia bionica al mondo – sottolinea Michele – e nonostante questo siamo autonomi in tutto con le nostre bambine. Viviamo una vita come quella degli altri”. “Perchè siamo normali”, aggiunge Daniela.
Ma non solo: “Ci piace apparire e cerchiamo di mettere in mostra le nostre protesi colorate e luccicanti perché siamo fieri di possederle, siamo fieri nella nostra diversità e cerchiamo così anche di sensibilizzare gli altri“.
Influencer
“Io e Daniela ci siamo resi conto che condividere la nostra esperienza con gli altri ci fa stare bene. Andiamo spesso negli ospedali a raccontare la nostra storia, per far capire che, nonostante tutto, si può ricominciare. Molti non sanno neanche o non pensano che le protesi possano aiutarli”, sottolinea.
Spesso la coppia viene contattata anche tramite i social dove danno sostegno e sensibilizzano sulla disabilità.
Infatti su instagram, oltre che nella vita, sono dei veri influencer con un profilo che supera i 19 mila follower questo perché: “Quando facciamo qualsiasi cosa cerchiamo di lanciare un messaggio e questo ci rende orgogliosi e ci riempie il cuore di gioia. Molti pensano che la vita sia finita, perché la guarigione è molto lunga. Io vorrei che chi ci vedesse pensasse che non bisogna mai arrendersi. La vita a volte è crudele, ma anche strabiliante e che, se si pensa positivamente, tutto può cambiare in meglio”.
“Ma non bisogna mollare e non ci si deve arrendere mai perché la vita è una ed è bella -aggiunge Daniela -. È difficile all’inizio però piano piano con il tempo di supera tutto. Cadere e rialzarsi sempre più forte di prima sempre”.
L’ultima impresa
“Aspetto la conferma dal Guinness World Record per aver allacciato una scarpa con una sola mano in meno di 60 secondi “. Cosa non facile senza una mano, seguendo tutta una elaborata sequela di regole imposte dai giudici nella procedura.
Specchiale racconta che : “Tutto è nato perché un ragazzo mi chiese se ero disponibile ad insegnare come allacciarsi la scarpa con una sola mano. Facevamo delle videochiamate e in una di queste mi disse “ma te sei da Guinness” e così ci ho provato”.
Sogno nel cassetto
“Poter rappresentare la mia disabilità in un talent show. Sono l’unico deejay con una mano bionica e suono alla consolle mixando solo con quella“. E’ questo il sogno di Michele.
L’obiettivo è quello di: “Dimostrare che la disabilità, di cui si parla molto nello sport, non è un limite neanche nella musica”.