In Sicilia è senza lavoro oltre un giovane su due: è il dato fotografato da Eurostat, che mette l’Isola insieme a Calabria e Campania agli ultimi posti tra le regioni d’Europa. In particolare, i rispettivi tassi di disoccupazione giovanile – il 53,6% per la Sicilia e la Campania e il 52,7 per la Calabria – collocano le prime due regioni al settimo e la terza al nono posto nella classifica delle ‘peggiori dieci’ tra le 280 dell’Ue.
Inoltre, in controtendenza rispetto alle medie dell’Italia e dell’intera Unione, dove la disoccupazione giovanile è scesa rispettivamente dal 34,7 al 32,2% e dal 16,8 al 15,2% negli ultimi due anni, in Sicilia è salita dal 52,9 al 53,6%. I dati Eurostat ribadiscono poi ancora una volta come all’interno dell’Europa, ma anche dell’Italia, ci sia una netta divisione tra Nord e Sud. Non serve infatti spingersi fino in Germania per trovare tassi di disoccupazioni giovanile decisamente inferiori alla media italiana.
E’ il caso dell’Emilia-Romagna (17,8%), della Lombardia (20,8%) o del Veneto (21%). Per non parlare delle Province autonome di Trento (15,3%) e Bolzano (9,2%). Il dato sui giovani rispecchia il quadro dipinto dalle statistiche sull’intera popolazione in età da lavoro (15-74 anni).
Contro una media Ue del 6,9%, in Europa ci sono trenta regioni che hanno percentuali di disoccupazione superiori al doppio. E cinque di queste sono concentrate nel Mezzogiorno d’ Italia: Calabria (21,6%), Sicilia (21,5%), Campania (20,4%), Puglia (16,1%,) e Sardegna (15,4%).