“Cristian Ioppolo – contrariamente a quanto diffuso con clamore dalla stampa nazionale e non – non ha confessato di essere il responsabile della morte di Alessandra Musarra, evidenziando, senza negare di avere avuto un acceso scontro con la stessa in occasione del loro ultimo incontro, di non essere in grado di ricordare con esattezza, da un certo momento in poi, gli eventi di quel pomeriggio”. Lo afferma in una nota l’avvocato Alessandro Billè, difensore di Cristian Ioppolo, il giovane in stato di fermo per l’omicidio della fidanzata avvenuto due giorni fa a Messina.
“Nell’interesse del mio assistito, sottoposto a fermo dal Pubblico Ministero quale persona gravemente indiziata dell’omicidio, mi corre l’obbligo, con i limiti che mi sono imposti dal doveroso rispetto dell’attività investigativa tutt’ora in corso, di formulare queste opportune precisazioni”, sottolinea l’avvocato Billè che aggiunge: “Cristian Ioppolo, che era fortemente legato alla propria fidanzata, ha invece riferito al pubblico ministero di essersi preso cura della stessa per il periodo di quasi un anno, sia moralmente che materialmente, anche in momento di grave difficoltà della stessa”.
“Non risulta, invece, da alcun atto – conclude il legale – che Cristian Ioppolo fosse, in genere, un ragazzo violento, nè che abbia mai usato violenza nei confronti di Alessandra Musarra, ragazza che invece, in passato, aveva riferito senza indugio allo stesso Ioppolo e ad alcuni dei propri più vicini parenti, di violenze subite da pregressi partners”.