Ma perché ci sono ancora le file infinite per pagare i ticket?
Le scene sono uguali in tutte le strutture. Già alle 8:00 di mattina trovi file di gente che urla, litiga e che attende ore per pagare il ticket o per poter prenotare esami e visite di vario genere. Spesso sono piazzati alle 6:00 e segnalano la loro presenza su un foglio di carta e quando poi viene attivato il totem, “in ordine“, ognuno prende il suo biglietto e si mette in coda. Di certo, l’operazione di lettura, pagamento, stampa della ricevuta richiede il tempo necessario, circa 10 minuti a persona, quando si è fortunati. Di certo l’assenza di un sistema informatizzato avanzato che velocizzi e colleghi tutte le info tra medici, prestazioni, e referti, non aiuta.
Finita la via Crucis si passa agli ambulatori dove vengono effettuate le visite specialistiche e dove i disagi non mancano come, ad esempio, la perdita del turno perché hai perso tempo per il pagamento del ticket.
“In primis sono le resistenze culturali dei pazienti che preferiscono fare le file. Poi ci sono gli anziani che non sono per niente informatizzati, o non hanno dimestichezza con le procedure online, e preferiscono andare nei Cup. Sportelli che spesso sono meno del dovuto perché le risorse umane dedicate scarseggiano sempre di più, causa prevalentemente pensionamenti”. A dichiararlo è Anselmo Madeddu, direttore Sanitario dell’Asp di Siracusa.
“Bisogna socializzare sempre più la possibilità di queste procedure di pagamento online, proprio per evitare le code e rallentare i Cup. Idem per le prenotazioni. E’ quindi fondamentale usufruire di queste procedure per tutti”.
Chi, in ogni caso, non vuole usufruire di questi sistemi deve solo rassegnarsi, fare la fila e mettersi l’anima in pace.