Sabato 11 marzo, alle ore 14.00, il Palermo si appresta ad affrontare contro il Cittadella la seconda trasferta di fila, dopo il pareggio di Pisa. La squadra è già partita in direzione del “Tombolato”. L’obiettivo è quello di spezzare la lunga catena di pareggi e ritrovare i 3 punti per agganciare il treno playoff, che resta sempre ad un passo.
In conferenza stampa il mister Eugenio Corini ha risposto alle domande dei giornalisti, iniziando subito dalla settimana di Brunori. Giorni complicati per il numero 9 che a Pisa ha sbagliato l’ennesimo rigore durante la stagione. Tonerà lui dal dischetto o no? “Con Brunori si è creato un rapporto importante nel tempo, la relazione giusta da creare tra allenatore e giocatore, soprattutto se capitano. È un giocatore di livello, che in Serie B ha dovuto alzare il ulteriormente il suo livello. Il rigore va al di là della qualità tecnica. Lunedì ha voluto parlare e ha fatto delle riflessioni: vuole prendersi una pausa, come successe a me quando sbagliai 3 rigori consecutivi in Serie A. Il primo rigorista domani sarà Di Mariano. Matteo deve continuare a fare quello che ha sempre fatto, il gol non è un’ossessione“.
Corini ha colto l’occasione per fare i complimenti ai suoi attaccanti: “Soleri ha fatto una grande partita a Pisa, così come Tutino e Vido contro la Ternana. Sono contento di come gli attaccanti stiano lavorando per ritagliarsi uno spazio dal primo minuto o a gara in corso“.
“Ci siamo preparati bene e a livello di prestazioni la squadra ha risposto. È mancata la virgola per farci volare. In questi 4 pareggi – ha aggiunto il mister – almeno 2 punti in più potevamo farli. Dobbiamo continuare a lavorare su quegli aspetti che ci hanno penalizzati. Cittadella e Modena sono vicini a noi in classifica e sono partite molto importanti. Mi aspetto che anche le squadre attardate si avvicinino. La prestazione a volte non è sufficiente, dobbiamo alzare il livello per farle diventare vittorie“.
Corini ha fatto il punto su infortunati e recuperati. Graves e Sala “hanno fatto una settimana piena. Li ho visti bene ma è normale abbiano perso il ritmo gara“. Marconi “ieri ha fatto una prova ma ha risentito fastidio e si è fermato. Valuteremo in maniera approfondita il suo percorso di recupero“. Broh “questa mattina ha fatto una prova ma ha sentito fastidio e preferiamo preservarlo“.
Il Cittadella “da anni sta facendo campionati importanti, hanno fatto un mercato di valore prendendo Crociata e Ambrosino. Si sono rimessi in corsa per i playoff, è una squadra che aggredisce alta. Bisogna cercare di uscire dalla loro pressione per prenderci dei vantaggi nella loro metà campo. Sono bravi a recuperare le seconde palle, spingono molto con i terzini. E’ una squadra temibile, dopo un momento di difficoltà ha ripreso questa linea importante“.
“Il Cittadella difende alto, vengono ad aggredire e ti pressano alti con le due punte e il trequartista – ha proseguito il mister –. I laterali bassi accompagnano questo tipo di pressione, dobbiamo creare una superiorità che ci permette di uscire con il palleggio. E’ una squadra che lavora su questo sistema da più di dieci anni, sono molto bravi su questa pressione forte e a girare la palla velocemente. Ci vorrà grande attenzione e qualità. Il livello prestazionale si è alzato, il concetto di dominare la partita viene fuori spesso. Dentro c’è sempre da lavorare, anche sul gol di Sibilli c’è una cosa che potevamo fare meglio. Lavoriamo su quello che c’è da correggere. Se non ci fosse stato quel gol staremmo parlando adesso di una vittoria che sarebbe stata meritata. Meritavamo qualche punto in più, è una responsabilità nostra andare a cercare cosa non è andato e cosa possiamo migliorare“.
“Cittadella è un ambiente che accompagna le ambizioni. C’è una fascia di squadre che prima ha dovuto pensare a mettersi in una posizione migliore. Dal punto di vista dell’approccio non bisogna insegnare niente al Cittadella, hanno giocato due volte la finale playoff. Loro vogliono arrivare ai playoff, questo è un campionato che ti mette sempre sull’attenzione“.
Contro il Pisa, dopo un primo tempo giocato ad alta intensità, nel secondo tempo i rosa hanno trovato parecchia fatica a concretizzare. Colpa dei cambi? “Quella di Marconi è stata una sostituzione causata da un problema fisico. Broh nella vittoria di Ascoli e con il Bari è stato un cambio determinante e io volevo un centrocampista che andasse a contrastare certe giocate. Saric è uscito per crampi altrimenti non l’avrei fatto uscire. Di Mariano invece sta convivendo con un’infiammazione al ginocchio. Ho fatto qualche forzatura. Anche Aurelio aveva chiesto di uscire, proprio nel momento in cui ho cambiato Saric, ed ho dovuto gestire. Un gol si può prendere, va bene la delusione di una vittoria che diventa pareggio ma sarebbe potuta diventare anche una sconfitta. I cambi di Pisa sono stati dovuti alla difficoltà oggettiva dei ragazzi“.
Protagonista del match di Pisa è stato Verre. “E’ un giocatore di qualità, sta dimostrando il suo valore. Ha qualità e resistenza, è venuto da noi con motivazione e voglio usare questo per spingerlo sempre di più. Non voglio vedere che finisce le partite con i crampi, lo continuo a stimolare e penso che nei prossimi cinque anni possa avere ancora dei miglioramenti. Voglio tirargli fuori tutto quello che ha, può diventare un giocatore fondamentale“.
Questione centrocampo: “Se Damiani ha fatto quel tipo di partita è perché si è sentito sempre coinvolto, è fisiologico che è un ruolo centrale e per me Gomes è quel giocatore strategico. Damiani è cresciuto, qualora volessi giocare con due palleggiatori puri potrei affiancarli. Gomes domina il centrocampo e credo possano darmi qualcosa in più“.
Altro rebus da risolvere per Corini è legato agli esterni di sinistra: “Sala è cresciuto ma l’ha penalizzato l’infortunio. In alternativa abbiamo considerato Masciangelo ma doveva gestire un ricondizionamento dal punto di vista atletico. Aurelio ha scombussolato le gerarchie, ha gamba e personalità: ad oggi lo metto alla pari, sceglierò strategicamente“.
Playoff? “Tutte le partite sono difficili, con grande umiltà andiamo ad affrontare tutti gli avversari. Ci proveremo con tutte le nostre forze e vedremo dove saremo capaci di arrivare“.