La seconda sezione della corte d’assise di Palermo presieduta da Vincenzo Terranova ha condannato all’ergastolo Marco Ricci, l’uomo che tre anni fa uccise, accoltellandola alla gola, l’ex compagna Anna Scavo.
I due si erano appena separati tra molte tensioni. Ricci raccontò che la morte della ex moglie era stata solo un incidente e che era stata la donna a impugnare il taglierino con cui poi era stata uccisa. Nel corso di una lite, nel tentativo di strapparglielo, per proteggere il figlio che si trovava nel negozio, avrebbe colpito la moglie alla gola. Le indagini condotte dai carabinieri coordinati dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dai sostituti Maria Rosaria Perricone e Giulia Beux, hanno descritto un’altra scena.
Ricci avrebbe portato con sé non solo l’arma del delitto, ma anche una siringa con dell’acido le cui tracce furono trovate sul volto e sulla gola della vittima. L’imputato dovrà anche risarcire i genitori e il fratello della donna, parte civile al processo con l’assistenza dell’avvocato Giulio Bonanno. Disposto il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva, mentre il danno complessivo sarà stabilito in sede civile.