E’ ora di esami in casa Palermo. Dopo il successo a Castellammare di Stabia (CLICCA QUI), la compagine di Alessio Dionisi andrà a caccia della prima vittoria casalinga e soprattutto di una prestazione all’altezza degli obiettivi stagionali. Se nella sfida con le vespe a contare erano i tre punti, contro il Cesena è arrivato il momento del salto di qualità. Un piccolo step per mettere alla prova il carattere e la personalità di una squadra ancora incapace di sprigionare tutto il proprio potenziale.
Nel quartier generale di Torretta non è stata certamente una settimana semplice. La scomparsa di Totò Schillaci, l’eroe dei Mondiali di Italia ’90, ha scosso il mondo del calcio. Calcare il prato verde del Barbera avrà un peso maggiore per i rosa, dopo che in settimana all’interno dell’impianto di viale del Fante è stata allestita la camera ardente, con centinaia di tifosi ed estimatori accorsi per ringraziare e salutare l’ex attaccante di Messina e Juventus (CLICCA QUI). Proprio in quello stadio dove il ragazzo del Cep non riuscì mai a giocare con i colori della propria città. Impresa che ad anni di distanza è riuscita invece al nipote Francesco Di Mariano. Il picciotto rosanero si è detto pronto a dedicare un ultimo regalo allo zio: un gol contro i romagnoli.
Il club siciliano, che giocherà con il lutto al abbraccio, avrà dunque uno stimolo in più, utile anche per superare le avversità e le difficoltà. La lunga lista di infortuni, infoltita dallo stop di Blin (che nei prossimi giorni si sottoporrà ad un intervento chirurgico a causa di una lesione al tendine del bicipite femorale sinistro), Di Francesco e Lund (fermi per sovraccarico muscolare) non sembra avere ancora una fine. Per il mister toscano si tratta di una brutta gatta da pelare e difficile da gestire, ma al momento i pensieri sono rivolti alla difesa. Se la prestazione di Desplanches, seppur macchiata dalla rete di Adorante, ha convinto per sicurezza e determinazione, di tutt’altra impressione è stata la difesa, ancora traballante e lacunosa. Contro i bianconeri si attendono risposte, in vista del più gravoso impegno in Coppa Italia contro il Napoli, in programma giovedì 26 allo stadio Maradona. I dubbi di formazione non riguardano solo la retroguardia. La composizione del centrocampo non dovrebbe riservare sorprese, con Gomes, Ranocchia e Segre pronti a prendere in mano le redini del gioco, mentre in attacco sono tanti i ballottaggi: Henry o Brunori? Insigne o Le Douaron? Il capitano e il francese sembrano quelli più accreditati per un posto da titolare.
Ma Palermo-Cesena sarà anche la partita dei grandi ritorni. L’ex tecnico Michele Mignani, subentrato a fine stagione a Eugenio Corini, tornerà così al Renzo Barbera. Una parentesi non brillante, ma comunque ricca di ricordi legati soprattutto ai playoff e alla vittoria contro la Sampdoria che tanto aveva fatto sperare e acceso gli animi. Per il mister ligure è stato un inizio campionato positivo al timone della panchina dei neo-promossi romagnoli, trainati dall’albanese Shpendi, e nel capoluogo siciliano avranno certamente voglia di riconfermarsi.