Si torna in campo. Il boxing day di Santo Stefano ha messo il punto sul rocambolesco girone di andata, che tra alti e bassi ha visto il Palermo archiviare la prima parte di stagione al sesto posto e in piena zona playoff. Ci si aspettava qualcosa in più? Poco importa, adesso tutte le forze dovranno essere concentrate sulla seconda metà del cammino e azzardare la cavalcata vincete per puntare alla serie A. Dopo il “pit stop” natalizio, la rincorsa partirà dal Tombolato.
Il club di viale del Fante riaccenderà i motori contro la squadra di Gorini. La formula del girone asimmetrico, adottata per la prima volta in cadetteria, ironia della sorte, ha “regalato” ai rosa proprio quel Cittadella affrontato al Barbera nel periodo più buio della crisi rosanero. Il ricordo nefasto del match è ancora limpido e la ferita non si è del tutto ricucita. I siciliani contano dunque di uscire vittoriosi dallo scontro diretto e poter vendicare l’umiliazione casalinga. L’occasione sarà utile anche per riappropriarsi del titolo di “assediatrice“. Tra gli spalti la competizione non ha mai avuto rivali e i sold-out del settore ospiti e della tribuna scoperta ovest nord, registrati in pochissime ore, ne sono la dimostrazione. Dopo l’indimenticabile spedizione di Modena, nelle ultime quattro uscite, condite da una sconfitta e tre pareggi, il Palermo però sembra aver perso il suo smalto.
L’avversario non sarà dei più semplici. I veneti, dopo la corsa inarrestabile partita a novembre che li ha proiettati da metà classifica al quarto posto, sono la squadra più in forma del campionato e imbattuti da otto turni, con sole cinque reti incassate. Una formazione solida ed esperta, ma comunque un aspetto che certamente non preoccupa Corini e i suoi uomini, pronti a giocarsela con chiunque a viso aperto, come dimostrato contro la Cremonese.
“Coraggio“: è questa l’espressione più volte usata alla vigilia dal tecnico di Bagnolo Mella, durante la conferenza stampa. Per ripetere le straordinarie imprese compiute nel 2004 e nel 2014 serviranno diversi accorgimenti, sia dal punto di vista fisico e degli infortuni sia mentale. L’infermeria sembra avere qualche difficoltà nel svuotarsi. Gli unici assenti saranno Desplanches e Coulibaly ma Lucioni, Di Mariano, Mateju e Gomes (quest’ultimi due colpiti dall’influenza) potrebbero non essere ancora nel pieno delle forze. Da valutare saranno anche tenuta e concentrazione. Gennaio ha aperto le porte al calciomercato, in entrata e in uscita sono tanti i nomi circolati in queste ore, e le distrazioni sono dietro l’angolo.
Corini non ha nascosto il suo sogno: ripetere la promozione conquistata 20 anni fa in campo, questa volta da allenatore. Il condottiero rosanero ha ritrovato la fiducia dei tifosi, le cui speranze sono pian piano riaffiorate e adesso auspicano alla continuità. Per spiccare il volo sarà necessario mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Tenacia e compattezza sono solo due degli elementi e a fare la differenza dovranno essere i singoli: dai ritrovati Insigne e Di Francesco ai gol di Brunori, dalla fisicità dei centrocampisti alla solidità in difesa.